Bologna. La campagna elettorale in Emilia-Romagna si apre con un’inversione dei ruoli, un gioco di specchi inebriante tra la sinistra e la Lega. “Se vinciamo cade il secondo Muro di Berlino. Cade il governo. Porterò il caffè corretto a Conte”, ripeterà stasera Matteo Salvini dal palco del PalaDozza di Bologna, dove il leader leghista intende dare l’abbrivio alla sua candidata Lucia Borgonzoni davanti a cinquemila sostenitori. “Noi parliamo dell’Emilia-Romagna, la nostra terra prima di tutto”, dice invece Stefano Bonaccini, il...
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Salvatore Merlo
Milano 1982, giornalista. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.
La Stalingrado d’Italia era Sesto San Giovanni. ‘Era’ perchè dopo l’ultima battaglia di Stalingrado, vinta però dall’invasore, sembra più una specie di Berlino Ovest.
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guido.valota
14 Novembre 2019 - 18:30
La Stalingrado d’Italia era Sesto San Giovanni. ‘Era’ perchè dopo l’ultima battaglia di Stalingrado, vinta però dall’invasore, sembra più una specie di Berlino Ovest.
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