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Il gioco dell'oca grillino prosegue. Il nuovo candidato capogruppo è Ricciardi

Valerio Valentini

Nella infinita sfida interna al M5s, il deputato toscano decide di correre come possibile nuovo presidente dei deputati. Silvestri si ritira, Crippa ci spera. Il governo traballa, nel frattempo: ma cosa importa?

Il M5s non si smentisce mai, quando si tratta di stabilire le sue priorità. Mentre il governo traballa sulla crisi dell'Ilva, il partito di maggioranza relativa s'accapiglia sulla scelta del nuovo capogruppo alla Camera. Una saga, già entrata nella mitologia di Montecitorio, che va avanti infruttuosamente da ormai cinque mesi, e che oggi vive l'ennesimo scombiccherato sviluppo. Perché Francesco Silvestri, che inizialmente sembrava destinato a rimpiazzare Francesco D'Uva, di cui era vice, si è ritirato. "Lo faccio volentieri, se serve a sbloccare la situazione". Il problema è che però la situazione s'è di nuovo sbloccata perché chi sosteneva Silvestri, e cioè Riccardo Ricciardi, di fronte al passo indietro del suo front runner ha deciso di fare, lui, un passo avanti. E così s'è candidato. E nella votazione di domani – la quinta, ormai – sfiderà Davide Crippa, già sottosegretario allo Sviluppo economico. 

  

Al fianco di Ricciardi, nel direttivo proposto dal deputato toscano ci sono Ilaria Fontana come vice capogruppo e Antonio Zennaro come tesoriere. In qualità di delegati d'Aula, invece, figurano Davide Aiello, Daniele Del Grosso e Antonio Federico.

  

A convincere Ricciardi al grande passo, a quanto pare, ha contribuito l'esito della consultazione "spontanea" indetta nei giorni scorsi: una sorta di votazione libera, un po' cervellotica, dove i deputati erano invitati a esprimere le proprie preferenze a prescindere dalle candidature presentate. E in questo sondaggio interno, Ricciardi aveva preso 21 preferenze, le stesse di Crippa, e nove in più di Silvestri. Il gioco dell'oca continua

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