"Sull'ex Ilva il M5s sponsorizza l'ideologia un po' cialtrona di certa magistratura"

Il direttore del Foglio Claudio Cerasa, ospite negli studi della trasmissione Tagadà su La7, commenta la decisione di ArcelorMittal di ritirarsi dallo stabilimento di Taranto

"In questo momento l'Ilva è lo specchio di tutti i populismi e gli immobilismi di questo paese, non da oggi e non solo da questo governo. Però c'è un dato importante da mettere a fuoco, perché nella storia dell'Ilva vediamo sia un ambientalismo demagogico, che considera la difesa dell'ambiente giusta solo se si abbina alla decrescita, sia una magistratura un po' troppo attiva". Il direttore del Foglio Claudio Cerasa è intervenuto negli studi de La7, ospite di Tiziana Panella, conduttrice di Tagadà. Tema di discussione: l'abbandono dello stabilimento tarantino ex Ilva annunciato dalla multinazionale del settore siderurgico ArcelorMittal, anche a seguito della decisione del governo di non concedere l'immunità penale ai vertici dell'azienda per la durata dei lavori di risanamento ambientale. 

 

 

"In questo momento vedo un movimento politico, portatore non sano di un'ideologia pericolosa, che ha scelto nella precedente maggioranza e in quella attuale di utilizzare la vita dei lavoratori per fare campagna elettorale e per conquistare i voti che hanno perso in questi mesi", continua il direttore Cerasa. "Perché in un paese come l'Italia per accogliere investimenti stranieri siamo costretti a fare uno scudo penale? Forse perché c'è un sistema giudiziario intriso di ideologia un po' cialtrona che non riesce a osservare la realtà per quella che è. E che ci sia un movimento politico che sponsorizza questa ideologia è una vergogna assoluta". 

 

 

"Lo scudo penale è solo una scusa, dietro la quale si nascondono i rischi di chi sta giocando con la vita dei cittadini e dei lavoratori", si legge in un comunicato diffuso dal gruppo degli europarlamentari Cinque stelle, in cui si aggiunge che la priorità è che le risorse vengano impiegate "nella riconversione ambientale" del sito. Mentre, sempre restando nella maggioranza, secondo il ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova di Italia viva, sulla vicenda "ne esce malissimo la politica di quelli che non hanno voluto scegliere". Mariastella Gelmini, di Forza Italia, ha invece invitato le altre forze politiche a sostenere in maniera condivisa un intervento che reintroduca lo strumento a garanzia del management di ArcelorMittal. 

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