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Istantanee del salvinismo in crisi

Valerio Valentini

Picchi e Pepe, le prime crepe nella Lega. “Perché Salvini ha innescato la crisi? Il mojito, non c’è altra spiegazione”

Roma. Istantanee del salvinismo in crisi. Mentre esce dalla toilette di Montecitorio, Guglielmo Picchi si sente chiedere se abbia capito come mai Matteo Salvini abbia innescato la crisi più pazza del mondo. E allora il deputato leghista, ex sottosegretario agli Esteri, mima con la mano il gesto della bottiglia. “Il mojito, non c’è altra spiegazione. Io ho preso l’aereo all’alba del 7 agosto e non sapevo nulla. Atterro a Roma e scopro che c’è la crisi. Il mojito…”. Intanto, al Senato, il lucano Pasquale Pepe mostra le bellezze di Palazzo Madama al suo conterraneo Massimo Zullino, leghista come lui ma in consiglio regionale. “Era meglio stare in maggioranza. Anche per i nostri territori”, sbuffa Pepe. “Lì avevamo vinto facendo campagna elettorale sulla possibilità di giocare di sponda col governo nazionale su agricoltura e petrolio. E ora, invece, tutto è più difficile”. Le prime crepe, nella granitica fedeltà a Salvini.

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