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La crisi italiana tracima in Europa

Come fa il governo sfiduciato a ottenere un commissario di peso a Bruxelles?

Come per il governo, anche la nomina del commissario europeo che spetta all’Italia ha una sua data di scadenza: il 26 agosto. L’esecutivo sovranista diceva di avere praticamente già strappato un commissario importante, di grande peso, la cui indicazione spettava alla Lega: addirittura il commissario alla Concorrenza, aveva annunciato tutto festoso Luigi Di Maio. Mentre Salvini era convinto di avere già un suo uomo al centro della politica economica europea: Commercio, Concorrenza, Agricoltura o Industria. E tutto questo magnifico scenario, circonfuso dalla grande abilità tattica di Giuseppe Conte e corroborato dallo straripante successo elettorale di Salvini, secondo i gialloverdi, era a portata di mano. Ecco quindi per mesi la girandola dei nomi, altisonanti, tutti esponenti di rango e di primo piano della Lega: Massimo Garavaglia viceministro dell’Economia, Gian Marco Centinaio ministro dell’Agricoltura, Lorenzo Fontana ministro degli Affari europei… addirittura per un po’ – prima che si ritirasse forse intuendo la fregatura – un peso supermassimo, cioè Giancarlo Giorgetti, il vicesegretario della Lega, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, lo scafato architetto di retrovia di Salvini.

 

Ora la crisi di governo demolisce i pilastri di questa rosea costruzione.

 

Infatti un governo sfiduciato rischia seriamente di non ottenere un commissario di peso. Non solo. Come fa un governo sfiduciato da Salvini a nominare a Bruxelles proprio un uomo della Lega, che tra le altre cose è pure all’opposizione nel Parlamento europeo? Insomma all’opposizione di Ursula von der Leyen, la presidente della commissione europea? Conte arriverà il 20 agosto sfiduciato (o dimissionario) nell’Aula del Senato. E nella settimana successiva dovrà indicare, con un atto di indirizzo politico, il nome del commissario italiano che a questo punto avrà verosimilmente un profilo tecnico. Un danno collaterale della crisi agostana che ancora una volta peserà sulle spalle per fortuna larghe del presidente della Repubblica.