Il Pd litiga su chi è più antisalviniano. E intanto scende al 20 per cento

Secondo un sondaggio di Euromedia Research il partito di Nicola Zingaretti ha perso più di due punti rispetto alle Europee. E mentre il segretario lancia la petizione per far dimettere Salvini, Renzi ne lancia un'altra

Chissà se la raccolta di firme anti-Salvini, annunciata oggi dal segretario Nicola Zingaretti, è la strada giusta per recuperare consensi e provare a battere i leghisti. Certo forse sarebbe utile che il Pd, prima, facesse un po' di chiarezza al proprio interno. Perché mentre il leader del partito annuncia la campagna “Troppe ombre. Pochi fatti. Salvini dimettiti” e spiega che “la raccolta firme andrà avanti fino al 12 settembre (data in cui è stata calendarizzata la mozione di sfiducia presentata dal partito nei confronti del ministro dell'Interno ndr) in tutta Italia”, Matteo Renzi lancia un'iniziativa analoga con una petizione sostenuta dai suoi Comicati civici.

  

 

Insomma, come spesso accade, anche quando il nemico è uno, i Democratici riescono a dividersi. E che sia forse questo il motivo per cui, in poco più di due mesi, il Pd è riuscito a dilapidare l'ottimo risultato elettorale ottenuto alle Europee? Secondo un sondaggio di Euromedia Research, realizzato il 22 luglio e pubblicato oggi, si andasse alle urne domani, il partito di Zingaretti otterrebbe il 20 per cento dei consensi, cioè due punti abbondanti in meno del 22,7 per cento delle elezioni dello scorso 26 maggio. Non solo, mentre Salvini fa registrare il 36 per cento, confermando che al momento non sembra esserci nulla in grado di scalfire la sua base di consenso, il Movimento 5 stelle è al 18 per cento, in crescita rispetto al 17 delle Europee. Forse, invece di fare a gara a chi è più antisalviniano, il Pd farebbe bene a preoccuparsi di come invertire la rotta.

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