La svolta moderata del M5s è una favola

La nuova strategia mediatica dei grillini, la tenuta del governo, gli striscioni e i selfie del dissenso. L'intervento di Claudio Cerasa a Tagadà 

Claudio Cerasa

La svolta moderata del M5s, la tenuta della coalizione, gli striscioni e i selfie del dissenso. Ospite di Tagadà, il direttore del Foglio traccia un quadro sul futuro delle forze di governo e di quelle di opposizione intervistato da Tiziana Panella. 

    

"Il M5s è un partito tecnicamente eversivo, che è contro la democrazia rappresentativa e contro alcuni principi cardine della Costituzione. Ora i cinque stelle stanno cercando di portare avanti una svolta mediatica moderata, ma è per opportunismo, per contrapposizione a Salvini. Ci vuole molta fantasia a immaginare come moderato un partito che nasce da un vaffa".

  

       

  

"Il collante di questo governo è il potere e la data chiave è la prossima primavera, quando verranno ridiscussi e rinominati i vertici delle grandi aziende pubbliche. Per questo Lega e M5s troveranno il modo di andare avanti anche dopo le europee, a meno di risultati pazzeschi del Carroccio: le asticelle sono due e stanno al 30 e al 35 per cento, Salvini sarà portato a rompere e rischiare solo nel secondo caso".

    

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.