L'Italia è diventata il buco nero d'Europa

Il direttore Claudio Cerasa a Tagadà spiega perché il Def dei gialloverdi non lascia spazio all'ottimismo

La chiamavano austerità, ma non era altro che credibilità. L’incredibile bagno di realtà con cui il governo ha dovuto fare i conti due giorni fa presentando il suo primo Def non riguarda solo la tragica presa di coscienza della situazione del nostro paese – le tasse dovevano scendere e invece salgono, il debito doveva calare e invece cresce, l’occupazione doveva aumentare e invece diminuisce, la spesa per gli interessi doveva migliorare e invece peggiora, la crescita doveva progredire e invece regredisce – ma riguarda prima di tutto un aspetto politico ulteriore, che ci permette di mettere a fuoco con semplicità la pericolosità del vero collante del cambiamento populista: la rimozione del passato. [Continua a leggere l'articolo di Claudio Cerasa nel Foglio di oggi]

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