Grillo rispolvera il Comma 22 contro il rischio di essere "abbattuto" alle Europee

"Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo"

Davide Bartoccini

Grillo rispolvera il paradosso della follia che ingannava i piloti di guerra che volevano smettere di volare, e li teneva in aria nonostante il terrore li avesse resi inabili all’azione. Il tranello del "Comma 22", dal romanzo di Joseph Heller prima di diventare una serie tv prodotta da George Clooney, è già un cruccio del Movimento Cinque stelle: chiamato alle armi per fare pollice verso o concedere la grazia nell’affaire Salvini-Diciotti.

 

Seconda Guerra mondiale, sull’Isola di Pianosa, in Toscana, una squadriglia di bombardieri americani conduce martellanti missioni di bombardamento sull’Italia spaccata a metà da occupanti nazisti e alleati in avanzamento sulla Linea Gotica. Ogni giorno gli equipaggi dei B-25 decollano numerosi, molti non fanno ritorno. Abbattuti dalla contraerea, predati dai caccia della Luftwaffe, caduti in mare per mancanza di carburante o per un banale guasto al motore. È la guerra, e i piloti dell’Usaf che non reggono lo stress iniziano ad avere disturbi post-traumatici; sono terrorizzati, molti non vogliono più volare. Così chiedono di essere “esentati”, marcano visita e dichiarano di essere “impazziti”. Ma il Comma 22 inventato da Heller (anche lui bombardiere in guerra di stanza in Corsica) al quale vorrebbe appellarsi il protagonista del romanzo, il Capitano Yossarian, in realtà è un tranello, poiché recita: "Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo".

 

È così dunque che il paradosso viene sbattuto in faccia a tutti gli yankee che non riescono più a salire su un aereo che invece deve continuare a sganciare bombe su una fabbrica o su un ponte, ma nel lungo volo per raggiungere l’obiettivo potrebbe diventare una palla di fuoco che si schianta su una terra distante. Nel ’44 l’età media di un aviere imbarcato su un bombardiere è di 24 anni, la probabilità di sopravvivenza media in Europa è di 11 missioni, e un equipaggio poteva ricevere il congedo solo al compimento della 25esima missione (il primo bombardiere a raggiungerle fu il celebre Memphis Belle). Così il Comma 22 - un inganno - diventa l’unica via di scampo, e tutto ciò che vi ruota intorno un grottesco circo tra la follia e la morte, che a volte sfiora il ridicolo, altre volte lascia senza parole per il suo atroce realismo.

 

Se il romanzo antimilitarista, crudo, esilarante e satirico nel 1961 ricordava le confutazioni del ‘Candid’ di Voltaire, il paradosso che contiene è stato rispolverato ieri altrettanto satiricamente in merito a Rousseau - ma non il filosofo - bensì la piattaforma sulla quale il popolo Cinque stelle è stato chiamato a votare con un Sì o un No, all’inverso, l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il fondatore dell’M5s teme forse un cortocircuito virtual-democratico che rischia di lasciare tutti a “terra” in vista della prossima missione strategica: le Europee di maggio.

 

Per allora, in compenso, molti avranno più chiaro il paradosso del Comma 22. Perché il belloccio Clooney, sulla scia del successo dei capolavori Hbo firmati dal sodalizio Spielberg-Hanks, debutterà con una serie di guerra in onda su Sky Atlantic, tra bombe, bizzarre ferite e amare risate. Raccontando al grande pubblico le rocambolesche frustrazioni dei piloti che non erano ritenuti abbastanza pazzi da rimanere a terra. Lì, sulla splendida isoletta toscana (che non ha mai ospitato una base aerea), come ambiva fare il Capitano Yossarian, sdraiato a sognare le sue prostitute romane in infermeria, mentre oltremare impazzava la guerra.

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