“Più salviniani che leghisti”. Ecco il partito di Matteo

La Lega in piazza del Popolo a Roma con il sogno di “Salvini premier” e il desiderio di scaricare presto il M5s: “Un alleato un po' fru fru”

Roberta Benvenuto

Un minuto di silenzio per le vittime della tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (dove sei persone hanno perso la vita, schiacciate tra la folla, durante un concerto di Sfera Ebbasta). Poi spazio agli interventi dal palco e, soprattutto, al “capitano” Matteo Salvini.

 

 

Davanti a una piazza del Popolo gremita (gli organizzatori parlano di 80 mila presenti), il leader della Lega ha voluto inviare un messaggio politico chiaro a tutti. A cominciare dall'alleato grillino. Perché se c'è una cosa chiara alla fine di questa giornata è che la Lega delle origini, quella pensata da Umberto Bossi che parlava di secessione e di “Roma Ladrona” non esiste più, al suo posto il “partito di Salvini”. In tanti, tra i presenti in piazza, confessano di essere diventati leghisti per “Matteo”. E sognano di vederlo presto a Palazzo Chigi, magari senza il peso di un alleato “fru fru” come il M5s. 

   

Lui, però, al momento non sembra intenzionato a fare scherzi. Dal palco ringrazia “Luigi (Di Maio ndr)” e assicura: “Il governo dura 5 anni, non lo faccio saltare per un sondaggio”.

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