Carta, sasso e “tagliaforbici”

La nuova task force di Conte, spiegata con The Big Bang Theory

Enrico Cicchetti

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato ospite a “Dimartedì” su La7 e ci ha regalato una serie di perle fantastiche: ha detto di non voler parlare delle elezioni americane di metà mandato “per non influenzare il voto” oltreoceano. Per il premier, fra l'altro, negli Stati Uniti la “disoccupazione è al 2 per cento” (in realtà, benché molto bassa, ai minimi dal 1969, si aggira intorno al 4 per cento). Poi Conte ha anche dichiarato che – interessante sentirlo dire dal leader del primo esecutivo italiano che si autoproclama populista – “il popolo è la somma degli azionisti che sostengono questo governo”. Ma il meglio arriva quando il conduttore Giovanni Floris gli chiede se è vero che, se la crescita dovesse essere inferiore alle attese, scatteranno “tagli automatici” come indicato dal ministro dell'Economia Giovanni Tria. Il premier conferma che stanno “studiando un meccanismo”. E se la crescita non dovesse concretizzarsi, è allo studio una task force per eliminare tutte le spese “inutili e improduttive“: “l'abbiamo chiamata il 'tagliaforbici'”. Il termine, ripetuto due volte, viene accolto dal portavoce del premier Rocco Casalino – onnipresente in studio a La7, questa volta inquadrato alle spalle di Conte – con risatine sotto i baffi e commenti semi nascosti da una mano davanti alla bocca.