Il cantiere della Tav di Chiomonte (foto LaPresse)

Lega bifronte: fare la Tav senza strappare col M5s

Valerio Valentini

Non spaventare le imprese, non intimorire i grillini: è il Carroccio sul doppio binario

Roma. C’è la Lega che sulla Tav rassicura i grillini; e però c’è anche la Lega, la stessa, che sulla Tav rassicura aziende e imprese. Una Lega bifronte, che se da un lato chiede di sospendere gli appalti in attesa della famigerata analisi costi-benefici voluta da Danilo Toninelli, dall’altro organizza incontri ai margini dei cantieri valsusini e francesi per affermare che l’opera si farà. E così i deputati piemontesi Alessandro Benevnuto e Elena Maccanti – forse stretti nella morsa di Sergio Chiamparino, governatore pd che invoca un’accelerazione nei lavori della Torino-Lione, e di Stefano Buffagni, fedelissimo di Luigi Di Maio che invece parla di “criticità e inutilità di opere come la Tav” – hanno scritto, ieri, che a loro “sembra corretto che si continui a tenere sospesi i bandi di gara per l’appalto del tunnel di base della Torino-Lione”. Insomma, un contentino al M5s. Proprio nei giorni in cui, però, altri esponenti del Carroccio sabaudo dispensano, sottotraccia, certezze categoriche: “Resto convinta della bontà dell’opera. La Tav, al di là dell’analisi del Mit, porta dei benefici indiscutibili sul lungo periodo”, dice al Foglio Marzia Casolati, senatrice leghista eletta proprio in Valsusa, che pure mantiene un basso profilo. Non spaventare le imprese, non intimorire i grillini: è il Carroccio sul doppio binario della Torino-Lione, e non solo su quello.

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