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Per quanto si credano assolti…

Daniele Raineri

Il governo gialloverde spara accuse a vanvera dopo il disastro di Genova. La linea aggressiva paga, anche se ogni singola dichiarazione non regge

Roma. Nei giorni successivi al disastro di Genova il governo gialloverde ha fatto un fuoco di sbarramento fittissimo contro Autostrade, contro i governi precedenti e contro la stampa. Il ministro dei Trasporti Toninelli, i vicepremier Di Maio e Salvini e il premier Conte hanno annunciato la revoca della concessione di Autostrade “senza aspettare i tempi della giustizia”, hanno proclamato di essere “il primo governo che non è stato pagato da Benetton”, hanno accusato l’Europa di essere la causa del disastro, hanno accusato la stampa di essere controllata da Benetton e hanno accusato l’ex premier Enrico Letta di fare parte del consiglio di amministrazione di Atlantia, la società che controlla Autostrade.

  

La linea aggressiva paga, perché gli esponenti del governo sono stati salutati con un’ovazione ai funerali di stato delle vittime, sabato a Genova, anche se ogni singola dichiarazione non regge. Letta si era dimesso dal cda della spagnola Abertis prima dell’arrivo dell’italiana Atlantia proprio per evitare conflitti di interesse, i Benetton non controllano i giornali (non hanno partecipazioni nell’editoria), il governo gialloverde non è “il primo a non avere ricevuto soldi da Benetton” perché uno dei due componenti, la Lega, prese 150 mila euro da Autostrade nel 2008 proprio in occasione del cosiddetto decreto salva Benetton che rese molto lasche le norme della concessione (Matteo Salvini votò a favore, oggi casca dalle nuvole e dice: “Chi di voi ricorda cosa ha fatto nel 2008?”) e Conte è stato consulente legale per l’associazione delle concessionarie autostradali, l’Europa non è la causa del disastro e anzi finanziava investimenti e la revoca/decadenza è probabile che diventerà un caso giudiziario monstre e obbedirà a tempi della giustizia molto lunghi.

   

Per quanto riguarda Toninelli, l’idea che il ministero di cui è responsabile sia estraneo a quello che succede sulle autostrade è sempre più debole. C’è un incontro pubblico sulla scarsa sicurezza del ponte avvenuto il 18 luglio ed è impossibile che il ministero non ne fosse a conoscenza. Inoltre l’Espresso ha trovato una relazione di febbraio in cui un paio di esperti dicono che tutto sommato il ponte reggerà. Toninelli ha appena nominato i due esperti nella commissione che indagherà sul disastro e in questo modo ha creato un cortocircuito. “Per quanto vi crediate assolti…”, come diceva un genovese più conosciuto del sindaco Bucci. 

  • Daniele Raineri
  • Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)