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L'opposizione pupulista-style non funziona

Redazione

Consiglio al Pd: non inseguite i temi da social, picchiate su quelli europei

Pescando dal mazzo delle buone notizie quotidiane pro europee, di progresso persino, c’è ad esempio l’accordo economico tra Giappone ed Europa, ma ce ne sono anche altre. Da parte di una buona e gagliarda opposizione al governo sfascio-sovranista bisogna fare lo sforzo di investirci, anche in comunicazione e in capacità di incalzare sul terreno dei fatti e non delle polemiche. Perciò, senza polemica, vorremmo provare a dare un disinteressato consiglio al Pd, che negli ultimi giorni ha manifestato una pericolosa, e suicida, tendenza a inseguire l’avversario sul suo fangoso e scivoloso terreno anziché portarlo sul proprio, che è invece solido e fattuale.

 

“Poteva dimostrare serietà mantenendo l’impegno a diminuire il prezzo della benzina, ma stiamo ancora aspettando”, ha commentato ad esempio il Pd a proposito dell’apertura – del resto non illegittima – alla “lobby” delle armi. Che c’entra la benzina? Sembra un post di Di Battista. O, per restare a Salvini, qualcuno è incappato in un autogol per rinfacciargli la gita in aereo alla finale di Mosca “a spese dei contribuenti”. Solo che lui ci è andato con un normale volo di linea. Anche la (giusta) polemica di Maria Elena Boschi sulla foto di Di Maio nella caffetteria di un mafioso è finita silenziata dal disinteresse dei social. Perché c’è questo: la canea dei social e delle polemiche populiste è “roba loro”. Meglio farebbe, il Pd assieme a tutta l’opposizione raziocinante, a picchiare duro sui temi europei, o di vera politica del lavoro.

 

L’antipopulismo è anche un metodo.

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