La (Tor) Bella segreteria del Pd

Il Partito democratico si riunisce in una libreria nella periferia di Roma. "Il Pd deve fare il suo percorso nel Paese reale", ha detto Maurizio Martina

Redazione

A maggio, durante l'Assemblea nazionale del Partito democratico, la delegata del pd a Tor Bella Monaca Pina Cocci se l'era presa con i vertici del partito. "In periferia a voi chi vi ha mai visto?", aveva detto, sottolineando come ci fosse uno scollamento totale tra il partito che ha raccolto l'eredità della sinistra e quella che un tempo era una parte, significativa, del suo elettorato. Maurizio Martina, allora ancora segretario reggente, aveva assicurato che la distanza sarebbe stata colmata. Ed è anche per questo che oggi la segreteria del Partito democratico guidata da Martina si è riunita, per la prima volta da quando è stata formata, proprio a Tor Bella Monica, quartiere periferico di Roma. Obiettivo, ha scritto ieri su Facebook il segretario, provare a "scrivere una nuova pagina, per costruire l’alternativa a questo governo degli slogan, della paura e della propaganda. Si riparte pancia a terra, occupandosi dei bisogni delle persone. Lavoro, casa, sicurezza, inclusione, integrazione".

 


video di David Allegranti


  

"Siamo qui in un quartiere popolare di una grande città e la nostra prima proposta è rivolta al Governo: attui fino in fondo il Piano Periferie che noi abbiamo voluto negli ultimi anni e che consentirà la riqualificazione di tante città, in particolare di grandi città metropolitane", ha detto il segretario in apertura dei lavori. "C'è la necessità che l'esecutivo dia subito sostanza a un piano urbano per lo sviluppo sostenibile, così come è accaduto in questi anni per le aree interne del Paese e iniziamo concretamente a pensare a come dare una mano alla riqualificazione urbanistica degli spazi pubblici e sociali di quartieri come questo. Noi ci siamo, vogliamo fare la nostra parte, ripartiamo da qui non a caso".

 

A chi aveva accusato Martina di mettere in scena una "passerella", il segretario ha risposto che "il Pd deve fare il suo percorso nel Paese reale, nei quartieri popolari, ascoltando innanzitutto i bisogni. Questo è un passo che ha una sua forza simbolica ma per me deve avere una sua coerenza anche nei prossimi appuntamenti che avremo e nelle scelte che faremo. Per noi questo è l'inizio di un percorso che continueremo. Il prossimo appuntamento che avremo sarà a Napoli".

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