Dopo Conte tocca a Cottarelli: “Senza fiducia elezioni dopo agosto”

Il Capo dello Stato affida all'ex commissario per la spending review il compito di formare il governo. Lui accetta con riserva: “Mi impegno a non candidarmi”

Redazione

Come in un eterno gioco dell'oca si torna al punto di partenza. Dopo il fallimento del governo gialloverde, Sergio Mattarella riparte dal “governo neutrale”. Lo aveva già evocato lo scorso 7 maggio quando sembrava che nessuna maggioranza fosse possibile. E allora Luigi Di Maio e Matteo Salvini, con la benedizione di Silvio Berlusconi, avevano deciso di provarci. Come è andata a finire è storia delle ultime 24 ore.

 

Così si riavvolge il nastro e si ritorna indietro di quasi tre settimane. E stavolta tocca a Carlo Cottarelli. L'ex commissario alla spending review è stato ricevuto questa mattina al Quirinale e ha accettato, con riserva come vuole la prassi, l'incarico del Capo dello Stato a formare il governo.

 

 

Poi si è presentato davanti ai giornalisti e ha spiegato cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi. “Ho ricevuto l'incarico di formare governo - ha detto - sono molto onorato e ce la metterò tutta. Il presidente della Repubblica mi ha chiesto di presentarmi davanti alle Camere con un programma che porti il paese a nuove elezioni. Conto di tornare al Quirinale in tempi stretti con la lista dei ministri. Se otterrò la fiducia il programma conterrà l'approvazione della legge di Bilancio 2019 dopo la quale le Camere verranno sciolte. In tal caso si andrà al voto nei primi mesi del 2019”.

 

“In caso di assenza di fiducia - ha proseguito - il governo si dimetterà immediatamente e rimarrà in carica per l'ordinaria amministrazione e per portare il paese ad elezioni dopo il mese di agosto. Il governo manterrà la più completa neutralità. Mi impegno sin d'ora a non candidarmi e uguale impegno chiederò a tutti i membri del governo”.

 

Cottarelli ha quindi aggiunto alcune considerazioni di carattere economico: “Negli ultimi giorni sono aumentare le tensioni sui mercati finanziari. Ciò nonostante i conti pubblici sono sotto controllo e l'economia è in crescita. Il mio governo, se otterròà la fiducia, gestirà in maniera prudente i nostri conti pubblici. È essenziale che l'Italia porti avanti un dialogo costruttivo con l'Europa che si fondi sul ruolo essenziale che il nostro paese riveste e sulla partecipazione all'area euro”.