Il difficile 25 aprile di Di Maio, su Facebook grillini scatenati contro l'idea di un governo col Pd

Il leader politico del Movimento posta un messaggio per la Festa della Liberazione, ma i commenti sono tutti contro la decisione di “resuscitare” Renzi e i Democratici 

Redazione

Non è stato un 25 aprile facile per Luigi Di Maio. In realtà già il 24 mostrava le avvisaglie di quello che sarebbe stato. Le consultazioni del presidente della Camera Roberto Fico. Il Pd che apriva alla possibilità di un governo con il M5s. E Di Maio che rispondeva chiudendo “il forno” della Lega e spalancando quello dei Democratici, pur spiegando che, qualora non si arrivasse a un accordo, l'unica soluzione resta quella di tornare alle elezioni. Così, già qualche ora dopo le parole del capo politico dei 5 Stelle, sul Sacro Blog e sulla sua pagina Facebook i militanti avevano iniziato a protestare. Perché va bene tutto, ma se una cosa fin qui era chiara, era proprio il fatto che il Pd è il partito degli “inquisiti”, dei “mafiosi”, dei “ladri”. Il partito della famosa “piovra” lanciata da Alessandro Di Battista.

 

  

 

Trascorse poco più di 24 ore la cosa non è migliorata anzi, semmai, è peggiorata. Per capirlo basta visitare la pagina Facebook di Di Maio dove Giggino, ormai in versione “istituzionale”, ha scritto un post d'ordinanza sul valore del 25 aprile. Sotto, però, tra migliaia di commenti, sono in tanti a criticare la scelta di provare a fare un governo con il Pd (nelle immagini sopra potete leggere alcuni dei commenti ndr). Molti, per l'occasione, citano proprio la coincidenza con la Festa della liberazione. “Noi il 4 marzo abbiamo votato la liberazione dal Pd - scrive Nadia M. - ora voi ce li riproponete, quindi che liberazione è?”. O ancora Maurizio S.: “Vergognatevi, non potete usare i nostri voti per portarli nelle mani delle lobby del Pd”. Certo, c'è anche chi esorta Di Maio a proseguire per la sua strada. Ma l'impressione è che tra accuse di “tradimento” e minacce di “votare Lega la prossima volta”, la ggente grillina non abbia gradito l'ultima svolta del Movimento. Domani Fico incontrerà nuovamente le delegazioni di Pd e M5s. Giovedì dovrà riferire al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Chissà che nel frattempo Di Maio non trovi un modo per cambiare nuovamente idea.