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L'ansia franco-tedesca per l'Italia

Macron e Merkel cauti sulle riforme Ue paragonano il nostro voto alla Brexit

La tradizione della coppia franco-tedesca che deve far avanzare l’Europa è state rispettata: dopo essere stata eletta cancelliera per la quarta volta, Angela Merkel ha compiuto il suo primo viaggio all’estero a Parigi per incontrare Emmanuel Macron. I due leader hanno ribadito l’ambizione di una storia d’amore incentrata sull’Ue. “L’Europa è al cuore delle nostre preoccupazioni”, ha detto Macron. “Avete atteso a lungo, ma oggi penso che possiamo impegnarci con più forza”, ha risposto Merkel. Ma il primo appuntamento tra Macron I e Merkel IV si è svolto in condizioni più difficili del previsto. L’entusiasmo della cancelliera per i piani europei del presidente francese si è raffreddato. In parte la ragione è interna, a partire dal rischio di alimentare il consenso per i populisti di AfD, ma la principale causa della prudenza della cancelliera è esogena alla coppia franco-tedesca.

 

Malgrado le parole rassicuranti che vengono da Bruxelles sulla fiducia nel presidente Mattarella, per formare un governo stabile, il voto italiano ha avuto l’effetto della Brexit. “Il lavoro che ci aspetta è importante in un contesto europeo profondamente scosso dalla Brexit e dalle elezioni italiane che hanno visto crescere gli estremismi, che ci hanno permesso di toccare con mano le conseguenze di una lunga crisi economica e delle sfide migratorie a cui non abbiamo saputo rispondere”, ha riconosciuto Macron. La road map franco-tedesca per la “rifondazione” dell’Ue è stata rinviata da marzo a giugno. Ma la riforma della zona euro sarà poco ambiziosa: per la coppia franco-tedesca è difficile avere fiducia in un’Italia dove il Parlamento ha una maggioranza che contesta il 3 per cento, il bail-in, le riforme e tutto ciò che ha il sapore di condivisione di sovranità.

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