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Padoan indica al Pd la linea economica da seguire

Redazione

Il ministro dell'Economia spiega perché la campagna elettorale sarà uno scontro tra "costruttori contro demolitori". E rilancia il piano per la riduzione del debito pubblico esposto su queste colonne da Luigi Marattin

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan rilancia il piano per la riduzione del debito pubblico esposto su queste colonne dal consigliere economico della Presidenza del Consiglio Luigi Marattin. Padoan su Twitter ha sottolineato come "per costruire il futuro occorre una strategia credibile con obiettivi chiari e strumenti efficaci". E uno di questi obiettivi è far rientrare il rapporto tra debito e pil al 100per cento (ora è al 132 per cento).

 

 

Questa mattina in un'intervista alla Stampa, il ministro aveva criticato quei partiti che all'interno del programma di governo propongono di fare più deficit: "Si dice flessibilità, si legge debito. Sento le stesse persone dire che bisogna tagliare il debito e poi che bisogna aumentare il deficit. Ma il deficit si trasforma in debito".

 

Per Padoan è dunque necessaria "una fase due, quella della programmazione lungimirante", un nuovo programma economico che parta dal rispetto delle regole europee: "Per ottenere che la spesa per investimenti non venga calcolata ai fini del rispetto del trattato di Maastricht".

 

Il prossimo esecutivo dovrà continuare nel solco già tracciato dall'attuale governo, sostenendo che "il deficit per spesa corrente si trasforma in debito nel presente e nel futuro, quello per investimenti aumenta il potenziale e si trasforma in ricchezza. Un governo stabile e con una strategia di lungo periodo potrebbe ottenere questo risultato". I risultati ottenuti su questo terreno sono la base per ripartire e per confermare i miglioramenti economici dell'Italia, soprattutto nel corso della campagna elettorale: "Abbiamo tracciato una strada per il futuro. La partita è costruttori contro demolitori".

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