Giuliana Di Pillo, esponente del M5s e nuovo presidente del X municipio (Foto LaPresse)

Il M5s si prende Ostia (con l'aiutino)

Redazione

La candidata grillina Di Pillo è il nuovo presidente del X municipio. La sconfitta Picca (centrodestra) attacca: “A lei i voti di sinistra e CasaPound”. Ma a pesare è stata anche l'astensione: al voto solo il 34 per cento degli aventi diritto 

Per il M5s è la prova che non esiste alcun “effetto Raggi” e che i cittadini romani hanno piena fiducia nelle capacità di governo dei grillini. Per la destra è la prova che sinistra e CasaPound hanno votato per il Movimento 5 Stelle. E questo rende ovviamente “onorevole” la sconfitta. Anche se pure sempre di sconfitta si tratta.

 

Saranno le analisi dei flussi elettorali a dire che cosa è successo a Ostia. Per ora le uniche certezze sono quelle date dai numeri. Che possono essere riassunti così: la candidata dal M5s Giuliana Di Pillo ha vinto il ballottaggio ed è il nuovo presidente del X municipio; dopo due anni il municipio di Ostia, che nell'agosto 2015 era stato sciolto per mafia e commissariato, torna ad avere una giunta; rispetto al primo turno di domenica 5 novembre, quando avevano votato 66.870 persone su 185.661 aventi diritto (36,1 per cento), al ballottaggio di ieri i votanti sono stati 62.381 (il 34 per cento); Di Pillo ha quasi raddoppiato i consensi ottenuti due settimane fa passando da 19.777 preferenze a 35.691 che rappresentano il 59,6 per cento; la sua avversaria, la candidata di Fratelli d'Italia, Monica Picca, è invece passata da 17.468 a 24.196 guadagnando solo 6.728 voti.

  

Ora, se questo è il quadro, pur in assenza di analisi più approfondite, qualche considerazione può comunque essere fatta. Al primo turno il candidato del Pd, Athos De Luca, aveva preso 8.909 voti. Pur ammettendo che tutti siano tornati a votare, è probabile che gli elettori si siano divisi più o meno equamente tra le due sfidanti. Da un lato, infatti, è difficile pensare che i Democratici abbiano dato indicazioni di voto per il M5s, dall'altro, però, bisogna fare i conti con il fatto che l'alternativa era pur sempre votare un candidato “di destra”. Prendendo per buona questa analisi mancano comunque all'appello circa 11 mila voti.

 

Più o meno la somma di quelli raccolti, al primo turno, dalla sinistra, che sosteneva l'ex prete di strada Franco De Donno (5.640 voti), e da CasaPound, che con Luca Marsella aveva ottenuto 5.944 preferenze. E se nel primo caso a verbale resta l'endorsement di Stefano Fassina che, pochi giorni prima del voto, aveva invitato i cittadini a sostenere “in massa” il M5s (peraltro confermando la sintonia tra grillini e sinistra già emersa nelle elezioni siciliane), nel secondo bisogna dire che il partito di destra, finito nella bufera per i rapporti con Roberto Spada, non si era ufficialmente espresso né per Picca né per Di Pillo. 

 

 

Ciò nonostante la sconfitta Monica Picca, a risultato acquisito, ha commentato: “All'Idroscalo noi abbiamo perso e loro hanno acquistato circa mille voti. L'Idroscalo è Nuova Ostia, lì dove sono rappresentati soprattutto i voti di CasaPound”. E chi le chiedeva se il voto degli Spada fosse andato a Di Pillo ha risposto: “Penso proprio di sì”. Ancora più duro Federico Mollicone,
responsabile nazionale Comunicazione FdI-An: “Hanno trasformato una campagna elettorale per il X municipio in una puntata di Suburra. Hanno spostato l'attenzione dei media e dei cittadini dal malgoverno pentastellato. Nonostante questo Monica Picca si è battuta come una leonessa e sempre con il sorriso senza mai scappare e senza diffamare. Nonostante tutto la Raggi perde il 17 per cento dei consensi in poco più di un anno e Monica arriva da sola con il centrodestra al 40 per cento contro tutti: il M5s, la sinistra, CasaPound, gli Spada. La riscossa è partita dal X municipio. È solo l'inizio. Un primo passo verso la vittoria di primavera. Per le anime belle a Nuova Ostia, territorio della famiglia Spada e di CasaPound, Picca ha perso. Aspettiamo servizi televisivi e preoccupati editoriali a riguardo”.

 

Di tutt'altro tenore, ovviamente, il commento dei grillini. Con Virginia Raggi che esulta su Twitter.

 

 

E Luigi Di Maio che rilancia: “L'effetto Raggi esiste ma è positivo. Il risultato di oggi dimostra che i cittadini non credono più alla propaganda contro le nostre giunte e contro il Movimento. Ostia dimostra anche che siamo capaci sia di battere la cosiddetta sinistra che la cosiddetta destra, anche quando sono al massimo della loro forza e coalizzate”.