Lorenzin lancia Civica popolare, un partito "petaloso"

Il ministro della Salute presenta il nuovo simbolo: "Un partito popolare e centrista che tenga conto delle nostre esperienze e dei nostri valori, a partire dai bisogni profondi dei cittadini"

Luca Prizia

"Abbiamo deciso di mettere in campo un progetto politico che non si ferma a queste elezioni, ma va avanti. Ci siamo uniti per fare una forza politica, non una lista civica. Un partito che tenga conto delle nostre esperienze, dei nostri valori. A partire dai bisogni profondi dei cittadini". Beatrice Lorenzin lancia il nuovo simbolo di "Civica popolare": fucsia e bianco con al posto della contesa Margherita rutelliana un "fiore 'petaloso', che ricorda una peonia, frutto dell'immaginazione di un bambino" come lo definisce il ministro della Salute. "Abbiamo fatto cose coraggiose in questi anni: abbiamo vaccinato gli italiani. Ma quello di cui gli italiani hanno più bisogno è il vaccino dall'incapacità, dai populismi", spiega Lorenzin.

 

“Questa – assicura Lorenzin in una sala affollata del Tempio di Adriano – è una forza politica che nasce con un'impronta decisamente popolare e centrista, che fa parte della coalizione di governo che abbiamo avuto in questi anni. Ora stiamo lavorando su un progetto che è in continuità con quello che abbiamo fatto in questi anni, ma con una spinta e una forza maggiore di identità”. Ci muoveremo "in autonomia" rispetto al Pd, ma il centro sinistra può vincere "se saprà guardare a quello che è stato fatto da questo governo, che è credibile e ha un grandissimo gradimento da parte degli italiani", garantisce Lorenzin.

    


 

   

Intervista a Giuseppe De Mita   


 

Assente – influenzato – Angelino Alfano, mentre in prima fila, oltre a tutti i parlamentari di Ap che hanno scelto di restare a sinistra (da Fabrizio Cicchitto a Sergio Pizzolante e Nico D'Ascola e Guido Viceconte), c'erano anche Lorenzo Dellai, Giampiero D'Alia e Giuseppe De Mita, che al Foglio dice: "Abbiamo sviluppato un pensiero e un'iniziativa politica che è durata più di una campagna elettorale. Sappiamo bene quali sono le ombre sulla nostra iniziativa, ma sappiamo altrettanto bene quali sono le nostre potenzialità. Con umiltà e rigore faremo questa campagna cercando di rilanciare un'esperienza politica fondata sul valore della persona. Questo sono stati storicamente i popolari nel passato. Vorremmo fare in modo che lo siano anche nel presente".

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