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Il pd nel caos sullo ius soli. E il sindaco millennial dà la cittadinanza ai bambini

David Allegranti

Il partito non ha una posizione condivisa né, forse, i numeri per approvare la legge. Intanto il primo cittadino democratico di Spilamberto (MO), classe 1987, conferisce la cittadinanza ai piccoli di quinta elementare nati in Italia da genitori stranieri

Roma. Lo Ius soli agita il Pd. C’è chi vorrebbe rimandare la legge alla prossima legislatura, è il caso di Maria Elena Boschi, che a settembre constatò la mancanza di numeri in Parlamento: “Se alle prossime elezioni il Pd avrà una maggioranza numericamente più importante, lo ius soli sarà in cima al nostro programma”. Lunedì, parlando a Rtl 102.5 Matteo Renzi è tornato sul tema dicendo che il Pd è “favorevole, vedremo i numeri. Lo Ius soli non è una legge sugli immigrati ma sui bambini che sono nati qui. Ma bisognerà capire se i numeri ci saranno”. Anche i giovani della Direzione del Pd ne discutono, non tutti sono convinti che questo sia il momento giusto per approvare la legge.

  

  

“Ho dubbi sulla sua opportunità in questo contesto storico-sociale”, ha scritto il giovane attivista Nicolae Galea nei giorni scorsi su Facebook. “Quanto verrebbe utilizzata in campagna elettorale l’approvazione sullo Ius soli contro il nostro partito? Sono certo che diventerà lo strumento di lotta politica principale per attaccare, ancora una volta, da destra e sinistra, il nostro segretario Renzi”. Una posizione condivisa anche dalla 19enne Arianna Furi, membro della Direzione del Pd. Per Umberto Costantini, classe 1987, sindaco di Spilamberto, provincia di Modena, membro della Direzione nazionale del Pd, non è invece un problema: giovedì scorso ha conferito la cittadinanza onoraria ai bambini di quinta elementare nati in Italia da genitori stranieri. “E’ stato bellissimo, i compagni di classe facevano il tifo per loro, alcuni si sono commossi. E’ questo quello di cui alcuni hanno paura? Credo - dice al Foglio - che in ogni comune si dovrebbe fare lo stesso. Se è vero che non sanno ancora su che paese contare devono sapere che possono contare sul loro sindaco. A livello nazionale come Pd e governo invito ad aver coraggio portare la legge in votazione e nel caso rischiare e metter la fiducia. E’ questione di civiltà, futuro e vale rischiare tutto”. D’altronde, dice Costantini, “a suo tempo Renzi rischio tutto sulle unioni civili, spero che Gentiloni lanci in cuore oltre l’ostacolo su questo e il testamento biologico”. Messaggio rivolto anche a una parte dei Millennials del Pd.

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  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.