Una scritta sui muri dell'università di Firenze

Il fascismo degli antifascisti

Redazione

A Firenze il Collettivo universitario non fa parlare chi la pensa diversamente

Il solito Collettivo politico di Scienze politiche dell’Università di Firenze, tristemente noto per aver già contestato nel 2005 l’ambasciatore israeliano Ehud Gol al grido di “Palestina libera, Palestina rossa”, nel 2013 Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, e Gian Carlo Caselli appena un paio d’anni fa, sempre cercando di non farli parlare, oggi ripeterà il suo consueto show.

 

 

Stamattina al Polo di Novoli è in programma un incontro, organizzato dalla lista Centrodestra universitario, sullo ius soli. I relatori sono David Ermini del Pd e Daniela Santanchè di Forza Italia, ma gli agitatori del Collettivo politico semplicemente non ce li vogliono. E perché? “Vostre le guerre, nostri i morti. Fuori Pd e Santanchè dall’università”, scrive il Col. Pol. nei suoi striscioni. “Santanchè e Partito democratico fuori dall’università. Chi professa razzismo, odio e guerra non è benvenuto”.

 

 

Nelle aule universitarie “non c’è posto per chi, come il Partito democratico o Forza Italia, costruisce le proprie fortune elettorali sulla pelle degli sfruttati. Noi contestiamo le scelte baronali delle autorità accademiche e crediamo che chi professa odio e razzismo non abbia la legittimità di parlare né in università né a Firenze, né altrove”. I giovanotti da anni parcheggiati nella stanza al Polo di Novoli dovrebbero rileggersi la frase di un antifascista democratico, il filosofo Guido Calogero: “La libertà che bisogna amare è la libertà degli altri”. Ed è questa libertà che va tutelata, anche dal fascismo degli antifascisti.

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