Una manifestazione di CasaPound a Roma (foto LaPresse)

Parla Monica Picca: “I voti di CasaPound al ballottaggio di Ostia? Ben vengano”

Valerio Valentini

Intervista con la candidata di centrodestra: "Io non ho pregiudizi nei confronti di nessuno"

Roma. Sulle prime, di CasaPound non vorrebbe neppure parlare. “So che tutti smaniate di sapere cosa farò dopo il primo turno di domenica, ma non mi sembra rilevante. Io l’alleanza la faccio coi cittadini: è a loro che chiederò di votare per me”. Poi, però, quando le si fa sapere che i notabili del M5s sul litorale danno per scontato che le preferenze dei neofascisti guidati da Luca Marsella al ballottaggio confluiranno sulla pentastellata Giuliana Di Pillo, allora Monica Picca, candidata del centrodestra al X municipio, si scompone: “Fossi nei grillini, non ne sarei così sicura, anzi.”

 

Sta dicendo che CasaPound dunque sosterrà lei, se dovesse arrivare – com’è assai probabile – a sfidare la Di Pillo al secondo turno?

 

Io non do nulla per scontato. E del resto queste logiche della vecchia politica non mi appartengono. Ma dubito che CasaPound vorrà votare per un movimento fondato sull’incompetenza e sull’immobilismo.

 

La sfida di Ostia è solo locale?

 

No. Il voto del 5 novembre sarà un avviso di sfratto a Virginia Raggi.

 

Prendersi il Decimo per poi assaltare il Campidoglio?

 

Certo. Questa coalizione di centrodestra unita, che va da Fratelli d’Italia alla Lega, passando per Forza Italia, è un modello anche a livello nazionale. Ostia è un laboratorio.

 

Il prossimo sindaco di Roma?

 

Giorgia Meloni, senza alcun dubbio. Lei sì che potrebbe risollevare questa città.

 

A Ostia s’è fatto vedere anche Matteo Salvini, che tornerà pure venerdì per la chiusura della campagna.

 

Rappresenta una componente importante della coalizione, e ha dimostrato di credere in questa battaglia. Vincere qui è doveroso anche per il futuro.

E però, per vincere, al ballottaggio avrete bisogno di un appoggio esterno.

 

Quello della gente che apprezzerà il mio programma.

 

E basta?

 

L’alternativa sarà chiara: chi non crede nell’improvvisazione dei grillini, chi non ha gradito il modo in cui hanno gestito in quest’anno e mezzo molte questioni che riguardano il litorale, saprà scegliere.

 

E degli endorsement di esponenti del clan Spada verso Marsella, cosa pensa?

 

Non voglio commentare. Su CasaPound non rispondo. Sono un partito autonomo: si vedrà dopo il primo turno chi ha una visione di Ostia uguale alla mia.

 

Insomma ai voti di CasaPound ci punta?

 

Io non ho pregiudizi nei confronti di nessuno. Se c’è chi condivide i punti del mio programma e crede nelle mie competenze, ben venga.

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