Così Renzi giustifica la mozione contro Visco. E il Pd si spacca

"Sulle banche è mancata una vigilanza efficace", ha detto il segretario del Partito democratico. Per Veltroni il documento è "incomprensibile e ingiustificabile"

Redazione

Il giorno dopo la mozione presentata dal Pd alla Camera che impegna il governo a individuare "la figura più idonea" a ricoprire la carica di governatore della Banca d'Italia, una volta scaduto il mandato di Ignazio Visco, Matteo Renzi esce allo scoperto e difende la sua linea sulla questione. "Se qualcuno vuol raccontare agli italiani che in questi anni sul settore delle banche non è successo niente, quel qualcuno non sarò certo io. In questi anni nel settore delle banche è accaduto di tutto. È mancata evidentemente una vigilanza efficace". Da Recanati, dove si trova per il suo tour elettorale, il segretario del Pd minimizza lo scontro con il governo sul tema Bankitalia: "Il futuro governatore e le scelte che faranno il governo e le autorità preposte avranno pieno rispetto istituzionale da parte del Pd. Ma ieri la mozione l'ha votata il Pd sulla base delle indicazioni del governo, quindi non c'è nessuno scontro tra il Pd e il governo". Sulla stessa posizione Matteo Orfini: "Discutere e chiedere che si faccia chiarezza e che si ricerchi la verità su alcune questioni che hanno avuto un peso sul paese e che hanno ferito una parte degli italiani credo sia doveroso e non significa mettere in discussione le istituzioni". 

  

"Non ce l'abbiamo con Visco, altrimenti avremmo scritto in maniera trasparente il nome di Visco", ha detto la vicepresidente dei deputati Pd Silvia Fregolent, prima firmataria della mozione, questa mattina ai microfoni di Radio 1. Ma il testo, hanno confermato dal partito democratico fin dal primo minuto, è stato di molto ammorbidito rispetto alla versione iniziale che voleva il Pd, dopo un confronto con il governo nel primo pomeriggio di ieri. E c'è chi all'interno del partito la linea renziana su Visco non la condivide affatto. Il documento presentato dal Pd è "incomprensibile e ingiustificabile", ha detto Walter Veltroni all'Ansa. "Da sempre la Banca d'Italia è un patrimonio di indipendenza e di autonomia per l'intero paese. Per questo mi appare incomprensibile e ingiustificabile la mozione parlamentare del Pd". Anche il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, ha difeso la linea di Veltroni: "Quando si tratta di questioni che hanno a che fare con il risparmio dei cittadini e con la stabilità del sistema bancario bisogna sempre usare il massimo della prudenza possibile. E questo significa che di mozioni di questo tipo meno se ne fanno e meglio è". 

   

Da Forza Italia commenta Renato Brunetta: "Renzi, il suo partito e la sua maggioranza hanno mischiato la lotta politica con le istituzioni per far fuori il governatore della Banca d''Italia, Ignazio Visco, in ragione, evidentemente, di querelle antiche su Banca Etruria ed altro”. "Mi occupo in verità di altre cose – ha detto a riguardo l'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervistato dall'Ansa – Non devo occuparmi delle troppe cose che ogni giorno capitano e che sono deplorevoli". 

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