Continuano i guai siciliani del M5s. Sospese le Regionarie
Il tribunale di Palermo sospende le selezioni online per individuare i candidati alla guida della regione, che a luglio avevano incoronato Giancarlo Cancelleri. Ma i grillini non ci stanno
Roma. Il tribunale di Palermo ha sospeso le Regionarie, cioè le selezioni online per individuare i candidati allo scranno dell’Assemblea regionale siciliana del Movimento cinque stelle che a luglio avevano incoronato Giancarlo Cancelleri. Il giudice Claudia Spiga ha confermato la decisione che in via cautelare era stata presa il 12 settembre sulla base del ricorso dell'attivista escluso Mauro Giulivi, compagno della deputata Chiara Di Benedetto. Il militante siciliano era stato tagliato fuori dalla corsa all’Ars, e il suo ricorso accolto dal tribunale civile aveva “messo in ghiaccio” le Regionarie pentastellate. Per questo "tradimento" Giulivi aveva anche ricevuto minacce di morte da parte di altri militanti grillini.
Dunque oggi è arrivata la conferma allo stop ai candidati per l'Assemblea regionale nella sezione di Palermo ed è stato bloccato l’esito del secondo turno che aveva individuato Cancelleri. Ma il M5s non ha dubbi: "Giancarlo Cancelleri era, è e sarà il candidato presidente del Movimento 5 stelle", scrive lui stesso sul blog di Beppe Grillo.
"Alla luce del decreto del Tribunale civile di Palermo, il M5s annuncia che esercitando un suo diritto farà ricorso per far valere le proprie ragioni. I tempi per aspettare la fine del procedimento e per rinnovare le votazioni purtroppo non ci sono più". "Siamo fuori tempo massimo", spiega Cancelleri. Insomma, il M5s non rifarà le selezioni e conferma il candidato governatore.
Le faide interne al Movimento palermitano. "La querelle giudiziaria sulle firme irregolari nel corso del 2017", abbiamo scritto su queste colonne, "è stata, per molti attivisti palermitani, l'occasione per un generale regolamento di conti all'interno di Movimento dilaniato da scontri intestini. Giulivi, in particolare, è stato tra i militanti contrari alla fazione che aveva sostenuto alle comunarie palermitane di giugno Ugo Forello, che vincerà quelle consultazioni interne senza però ottenere buoni risultati alle elezioni. Nell'aprile scorso, nelle travagliate giornate che portano alla sospensione di Marika Cassimatis come candidata sindaco pentastellata a Genova, Giulivi – già escluso dalla lista dei candidati per le comunarie – contribuì a far deflagrare anche la tensione che si vive a Palermo con un post su Facebook in cui riportava il contenuto di una email con cui il solito “staff” del Movimento gli comunicava che la procedura online per le votazioni per le comuniarie avrebbero avuto inizio alle ore 10 del 18 gennaio, e sarebbero terminate alle ore 19 dello stesso giorno. Il problema, però, è che quel messaggio venne inviato a Giulivi alle 10:29 di quel 18 gennaio: dunque a consultazioni di fatto già avviate".
L'avvocato di Giulivi. Ad assistere Giulivi nella presentazione del ricorso sono stati Riccardo gentile e Lorenzo Borrè, già legale di riferimento di moltissimi dissidenti del M5s. È stato lui a supportare Marika Cassimatis a Genova e gli epurati romani e napoletani, ed era stato lui a contestare a Grillo le modifiche al cosiddetto Non-Statuto e a impugnare, poi, davanti al tribunale di Roma, nel gennaio scorso, il nuovo regolamento varato dai vertici di M5s. Salvatore Merlo ne ha scritto un ritratto sul Foglio.
Antifascismo per definizione