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L'Economist in pena perché Berlusconi è amato

Gli italiani vogliono di nuovo “un truffatore”? Meglio lui che Di Maio

L’Economist ha scoperto con qualche mese di ritardo che Berlusconi ha riacquistato una certa centralità nella politica italiana ed è quindi molto preoccupato per il futuro del nostro paese. Non è la prima volta che il settimanale britannico dedica attenzione e spazio al destino del Cavaliere. E’ del 2001 la famosa copertina sul Cav.: “Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy” (perché Silvio Berlusconi è inadeguato a guidare l’Italia). Stavolta l’Economist si chiede se davvero gli italiani potrebbero rimettere il potere nelle mani di un leader che “è visto nel resto dell’Italia come un buffone o un truffatore”. Ma davvero gli inglesi pensano che tra Berlusconi – che resta comunque incandidabile fino al 2019 – e Di Maio, gli italiani dovrebbero preferire l’ex webmaster di Pomigliano d’Arco? Oltretutto il Cav. ormai non lo odia più nessuno. Nemmeno Repubblica, che è passata dalle celebri dieci domande alle cordiali interviste. L’ultima a fine luglio, nella quale l’ex presidente del Consiglio ha spiegato di aver “ritrovato l’energia, non mi faccio da parte proprio ora”. E per il quotidiano di Largo Fochetti sembrava un augurio da far proprio, più che una minaccia. E ieri in un retroscena si dava conto addirittura di una solida amicizia fra la Merkel e Berlusconi. “‘Silvio, pensaci tu a fermare i populisti’. Più dei sondaggi, più della salute ritrovata – scriveva Rep. – sono state queste parole a riportare Berlusconi sulla scena con l’attivismo di un tempo. Le ha pronunciate Angela Merkel durante l’incontro tra i due a Malta il 30 marzo scorso. Da allora i contatti sono continui, l’amicizia della Cancelliera è stata confermata più volte”. Insomma, caro Economist, ormai a Berlusconi vogliono bene proprio tutti. Davvero vuoi rifilarci la solita “sòla” del Cav. unfit to lead il Belpaese?

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