Elogio delle propalazioni soavi di Chi, la Pravda del Cav.

Giuliano Ferrara

Il pudore confini li ha, Berlusconi ha sempre preferito giocherellare con il lubrico che è nelle nostre vite, compresa la sua, e nelle vite degli altri. E con l’agguato del bacio mette a nudo chi vuole fotterlo 

L’agguato del bacio mi fa morire. Quello scornacchiato di Trump usò il National Enquirer per accusare Ted Cruz indicando il padre come complice dell’assassinio di John Kennedy, accusa greve di un uomo greve. Il mio Cav. si lascia benevolmente usare da Alfonso Signorini per un bacio a Ibiza che mette in imbarazzo, ma può capitare a tutti, si consoli Matteo Salvini, il suo rivale politico immediato. C’è tabloid e tabloid, c’è la propalazione soave e la lordura calunniosa, tutta la differenza sta là. Mattia Feltri dice giustamente che il desiderio non ha confini, come dimostra un casto bacio parallelo, presumibilmente Lgbt, di Luigino, un delizioso Berlusconi Jr., a un amico (questo pubblicato da Oggi). Il pudore però confini li ha, Berlusconi ha sempre preferito giocherellare con il lubrico che è nelle nostre vite, compresa la sua, e nelle vite degli altri. La rilevanza pravdesca di Chi mi ha sempre entusiasmato. Ci provi col Cav.? Vuoi fotterlo? E lui incurante di tutto ti rigira in immagine, invece della character assassination di cui fu vittima ti offre la character depiction, ti mette un po’ a nudo, così, per parere, d’estate, su una spiaggia spagnola, e vediamo l’effetto che fa.

 

Colpito da sconcertante voyeurismo di procura, risponde con un fugace obiettivo o teleobiettivo bonariamente pettegolo. E’ il suo carattere che parla, la sua leggerezza di modi, non esente da un qualche allegro cinismo. Se c’è da promuovere Nazareno e postnazareno, ecco Agnese Landini, che finalmente Signorini scopre come la bella del giorno. E a Matteo è riservato sempre quel tratto di simpatia ricambiata che è tipico del rapporto tra re e delfino, non importa come e dove collocato nello scacchiere politico. I referendum sono una cosa, l’elezione quirinalizia è una cosa, ma le vacanze e la famiglia, “ho famiglia” come diceva Leo Longanesi, sono un altro paio di maniche. I baci poi solo nel lirismo struggente di Buttafuoco sono definitivi, nella politica italiana dopo Berlusconi sono diffusi, leggeri, volatili. Il partito dell’amore congiunto al partito degli animali è una formula onnicomprensiva, due baci al prezzo di uno, e una carezza a Dudù, e il più è fatto.

 

Naturalmente la tenerezza ha le sue ambiguità. Nella predicazione di Francesco come nella stampa e propaganda di Silvio. Così come si insinua nei rapporti umani e li imbellisce, altrettanto insinua, occhieggia, allude, e può inquietare. Ma Matteo ed Elisa sono una bella coppia, nessuno può espropriarli con una foto del loro carico sentimentale. Certo l’eccesso di autorità, e il rombo della ruspa, possono eccitare derisione. Però sempre senza troppa cattiveria. E’ da tempo che il flirt estivo è stato sdoganato al mercato dell’amore. C’è tutta un’industria del bacio sotto le stelle o sotto il sole, un merchandising di enorme successo, un kissing tour imbattibile al botteghino, e Ibiza è la sua capitale riconosciuta. Darà fastidio, ma è nelle cose.

 

Al Cav. dare fastidio piace. E’ l’essenza del gioco infantile, quello che gli angloamericani chiamano teasing e noi sfruculio. E’ l’altra faccia della sua ansia di piacere e compiacere. Non avrebbe mai potuto sopportare, questo ottantenne di enorme successo planetario, la malignità di D’Alema, la sobrietà di Monti, la loquacità di Renzi, l’aggressività di Salvini senza poter sfogliare, magari ignaro ma non senza un decente e ammirato sorriso, le pagine patinate di Chi, la sua Pravda.

  • Giuliano Ferrara Fondatore
  • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.