Saremo garantisti anche con Virginia Raggi. Ma aspettiamo di vedere i cialtroni del giustizialismo pronti a spiegarci che un indagato è innocente fino a condanna definitiva
20 Giugno 2017 alle 21:09
Virginia Raggi (foto LaPresse)
Al direttore - Raggi: “Un anno è troppo poco”. Noi comunque sempre garantisti.
Giuseppe De Filippi
Abbiamo scritto che a Virginia Raggi andrebbe dedicato un monumento perché sta mostrando cosa significa essere governati da Beppe Grillo. Ma a Virginia Raggi andrebbe fatto anche un altro monumento perché grazie alla sua vicenda giudiziaria – ieri è stato notificato al sindaco di Roma un atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, e Raggi è indagata al momento per abuso d’ufficio e falso, reati per i quali un tempo il vice clown Luigi Di Maio chiedeva ad alcuni ministri di dimettersi seduta stante – siamo consapevoli di vivere in una repubblica giudiziaria dove i signori delle manette diventano garantisti solo quando a essere sotto accusa sono gli amici degli amici. Noi siamo sempre garantisti e lo saremo anche con Virginia Raggi (e non c’è bisogno di un processo per dimostrare la non capacità del sindaco di Roma a essere sindaco di Roma, basta farsi due passi a Roma in qualsiasi momento della giornata e dell’anno). Ma vedere i cialtroni del giustizialismo pronti a spiegarci che un indagato è innocente fino a condanna definitiva sarà come sedersi al circo e vedere sfilare dei pagliacci bolliti che più che far sorridere gli spettatori fanno semplicemente tenerezza.
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Commenti all'articolo
angelo54
21 Giugno 2017 - 13:01
Certo, Grillo & c. con il loro moralismo tanto al chilo sono patetici. Però ricordo anche che per la Raggi, quando venne eletta, la previsione corrente era che non avrebbe mangiato il panettone. Ora si rimangia già la grattachecca...
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luigi.desa
21 Giugno 2017 - 00:12
Bianca Berlinguer chiama ospite raggi Virginia e invece del dentino del serpant a sonettes che da giornalista cazzuta ha sempre usato con i destri e da qualche anno con Renzi e renziani là accolta manco fosse una starlet.
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lupimor
20 Giugno 2017 - 23:11
Caro direttore - Ho chiuso or ora il telefono con un buon conoscente, garantista a geometria variabile. Mi ha spiegato che il garantismo non è un automatismo, un imperativo morale e perciò, non è per tutti. Bisogna meritarselo, per esempio, la Maria Elena Boschi non lo merita, la Virginia Raggi sì. Beh, non si può dire non sia stato sincero.
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Giovanni
21 Giugno 2017 - 09:09
Insomma l'elite del "vaffa " se lo merita. A Roma direbbero ".... a paraculi..."
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