Pd, Forza Italia e M5s a un passo dall'accordo sul “tedesco”

Redazione

Il Movimento ha consegnato la sua proposta ai Democratici. Anche Beppe Grillo dice sì alla svolta proporzionale ma chiede le elezioni il 10 settembre per evitare che scattino le pensioni dei parlamentari

E alla fine anche l'Italia, nonostante tutto, si è lasciata conquistare dalla Germania di Angela Merkel. Che sarà anche il baluardo dell'Europa dell'austerità, ma ha un sistema elettorale che piace tantissimo ai nostri principali partiti. Movimento 5 Stelle in testa.

 

 

Infatti, dopo la consultazione online sul proprio blog, anche Beppe Grillo ha dato il via libera ad una riforma della legge elettorale che si ispiri al modello tedesco (27.473 i militanti favorevoli, solo 1.532 i contrari). Il comico, però, detta alcune condizioni. “La legge elettorale che il MoVimento 5 Stelle voterà in Parlamento  - spiega - sarà il proporzionale tedesco con soglia di sbarramento al 5% ed eventuali correttivi, costituzionalmente legittimi, per garantire una maggiore governabilità, così come sancito dai nostri iscritti. È una legge elettorale costituzionale, la prima ad esserlo dopo la vergogna del Porcellum e dopo il pastrocchio dell'Italicum che è stato stroncato dalla Consulta. Non siamo disposti a scendere a compromessi né a votare altre corbellerie incostituzionali come il Verdinellum e il Rosatellum. La discussione sulla legge elettorale da noi proposta deve avvenire in maniera trasparente nella sede apposita: il Parlamento. Sappiamo tutti che Renzi e Berlusconi si stanno organizzando per un'alleanza pre e post elettorale, ma la legge elettorale non deve diventare ancora una volta merce di scambio. Gli italiani devono avere una legge elettorale costituzionale e chiara che consenta loro di scegliere se governare il Paese con il MoVimento 5 Stelle o farsi governare dall'alleanza Pd - Forza Italia, come è da 20 anni a questa parte”.

 

 

Non solo, per Grillo, una volta raggiunto l'accordo sulla legge elettorale, si può tornare alle urne. Per questo fissa anche la data: il 10 settembre, prima che i parlamentari arrivino “al giorno della loro pensione da privilegiati che scatta il 15 settembre”. Insomma mai come oggi un'intesa tra Pd, Forza Italia e M5s sul “tedesco” sembra a portata di mano.

 

 

Intanto il Pd ha avviato gli incontri con le altre forze politiche. Breve, di appena mezz'ora, quello con il M5s. "Abbiamo consegnato la nostra proposta di legge elettorale, così come votata dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle - hanno spiegato in una nota Vito Crimi, Roberto Fico e Danilo Toninelli, componenti della delegazione - Il nostro obiettivo è quello di evitare che i partiti partoriscano l'ennesima legge incostituzionale, dopo il Porcellum e l'Italicum. Adesso chiediamo a tutte le altre forze di assumersi le loro responsabilità davanti ai cittadini. Se lo faranno seriamente, in breve tempo, potremo finalmente dare al Paese, dopo quasi dodici anni, una legge elettorale rispettosa della Costituzione”. La strada, quindi, appare ormai tracciata. Certo, la svolta non piace alla parte dei Democratici guidata da Andrea Orlando. E anche Angelino Alfano non gradisce lo sbarramento 5%. Ma se Pd, Forza Italia e M5s trovano l'accordo non ci sarà molto da discutere.