Beppe Grillo (foto LaPresse)

Quell'espressione un po' così che hanno i grillini che lasciano il M5s di Genova

Redazione

Dopo le defezioni di 4 consiglieri su 5 in Comune, oggi esce dal gruppo pentastellato anche il consigliere regionale Francesco Battistini. La base M5s è "devastata" e l'onestà "uno slogan vuoto, demagogico e strumentale"

L’aria di scissione investe anche il Movimento 5 stelle, che – come scrive Rizzini sul Foglio – si spacca “metaforicamente e non, con piccoli strappi parcellizzati e minuscole isole di dissidenza espressa, senza mai nominare il fattaccio”. A Genova, la città di Beppe Grillo, oggi il M5s perde un altro pezzo, stavolta in Consiglio regionale. Francesco Battistini ha annunciato la sua autosospensione dal M5s e l'uscita immediata dal gruppo (che scende così da 6 a 5 unità): “Non voglio essere complice della deriva di questo Movimento" ha detto Battistini, che si è iscritto al gruppo misto con la componente Libera-Mente-Liguria. Già il 26 febbraio quattro eletti su cinque avevano lasciato il gruppo consiliare grillino per formarne uno nuovo.

  

Nel suo intervento in aula Battistini (spezzino, eletto nel 2015 con 1122 preferenze) ha spiegato i motivi del distacco: "Non posso davvero continuare a chiedere scusa per gli atteggiamenti, le mancanze, la superficialità e l'arroganza di altri dunque - ha aggiunto - mi chiedo se è questa l'onestà che gridiamo nelle piazze? O forse anche l'onestà è diventata uno slogan vuoto, demagogico e strumentale?". Il consigliere non ha risparmiato critiche a Beppe Grillo: “Siamo passati dall’avere un megafono, una persona che per il suo carisma andava a portare fuori i temi elaborati dalla base e li amplificava all’esterno, ad avere un capo politico. Il ‘metodo Genova’ – ha concluso il consigliere – significa avere una base devastata che non sceglie più i propri rappresentanti”.

  

Il consigliere ha anche criticato il metodo con il quale sono stati scelti i candidati del M5s per le prossime amministrative:  "Una selva di deroghe, date e non date, a seconda delle simpatie e delle convenienze dei 'cerchi magici' spesso in aperta violazione dei principi fondanti del Movimento, che hanno portato, dunque, ad una conduzione verticistica, in Liguria, di una forza politica che aveva sempre fatto dell'orizzontalità e della partecipazione, libera e vera, un suo punto di forza". Battistini nelle scorse settimane era stato deferito ai probiviri per alcune affermazioni a sostegno dei 4 transfughi grillini in Consiglio comunale a Genova.

  

"Non trovo più un principio che venga rispettato”, ha continuato, “non sono cambiato io, ma il M5s. Ha preso una deriva sbagliata non esiste più l'onestà politica, morale, etica che ti permette di fare delle scelte e di parlare in un modo coerente. Se fosse solo un fatto personale me ne starei zitto o forse avrei preso altre decisioni: questo è un malumore generalizzato della base che è stata distrutta. Non c'è più la base – ha concluso – c'è solo l'altezza".

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