Virginia Raggi (Foto LaPresse)

Dopo Marra la polizza vita di Romeo. La grande saga di Virginia Raggi continua

Redazione

Mentre il sindaco viene interrogato per la nomina del fratello del suo braccio destro spunta un altro caso: il suo ex segretario avrebbe sottoscritto un'assicurazione da 30 mila euro con Raggi come beneficiaria

Fratelli, amici, colpi di scena a ripetizione. La vicenda politica di Virginia Raggi e la sua ascesa al Campidoglio, col passare dei giorni, somigliano sempre di più ad una puntata di una telenovela sudamericana. O se preferite un riferimento più attuale, ad una puntata di Beautiful. Tanto che ormai non sarebbe più uno shock scoprire che il sindaco di Roma è, in realtà, la gemella cattiva della vera Raggi. O addirittura un sosia che ne ha preso il posto subito dopo la vittoria elettorale. Si spiegherebbero, così, molte delle cose emerse, anche nelle ultime ore.

 

Infatti, mentre Raggi viene interrogata in un luogo segreto lontano dalla procura nell'ambito dell'inchiesta sulla promozione di Renato Marra (fratello del suo braccio destro Raffaele), il settimanale l'Espresso svela un particolare apparentemente inspiegabile. Salvatore Romeo, l'altro uomo forte del "raggio-magico", alcuni mesi prima di mettersi in aspettativa ed essere riassunto dal Campidoglio con stipendio lautamente ritoccato in qualità di segretario del sindaco, avrebbe sottoscritto una polizza vita da 30 mila euro. Il beneficiario? Virginia Raggi. Secondo l'Espresso si tratta di una prova che i due avessero legami economici pregressi. Di che natura? È presumibile che i magistrati ne abbiano chiesto conto alla diretta interessata. Anche perché prosegue il settimanale la procura di Roma starebbe indagando anche su altre polizze sottoscritte a favore di dirigenti grillini.

 

Insomma dopo il caso della nomina di Renato Marra che l'è costato un avviso di garanzia con l'accusa di falso e abuso d'ufficio, dopo la chat svelata giusto ieri in cui si intuiva un suo diretto coinvolgimento nella vicenda del dossieraggio ai danni del suo avversario Marcello Di Vito, ora spunta anche la polizza vita. Ovviamente l'anima più ortodossa del Movimento è già pronta a chiedere le sue immediate dimissioni, con espulsione e gogna pubblica. Basterebbe, a questo punto, un intervento del silente Beppe Grillo. Ma le telenovela ci hanno insegnato che il finale non è mai scontato.