Il premier dimissionario Matteo Renzi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (foto LaPresse)

Renzi al Colle per un colloquio informale con Mattarella

Redazione

Il premier dimissionario al Quirinale per un faccia a faccia con il capo dello stato nel quale i due hanno fatto una prima valutazione dei possibili scenari, con le diverse ricadute. Nel tardo pomeriggio il Consiglio dei ministri e poi le dimissioni

Il premier dimissionario Matteo Renzi si è recato questa mattina al Quirinale per un colloquio informale di oltre un'ora con il capo dello stato Sergio Mattarella. Il faccia a faccia anticipa il Consiglio dei ministri, che si terrà nel pomeriggio inoltrato, in cui Renzi formalizzerà l'intenzione di dimettersi, prima di risalire al Colle per rassegnare ufficialmente le dimissioni.

 

 

Mattarella potrebbe decidere di accettare le dimissioni di Renzi solo dopo l'approvazione della legge di Bilancio. Oppure affidare l'incarico a un sostituto, fino a nuove elezioni. In queste ore la rinuncia di Pier Carlo Padoan a partecipare all'Eurogruppo a Bruxelles ha fatto ipotizzare la sua nomina, dato che il ministro dell’Economia è considerato dagli osservatori come uno dei principali papabili successori di Renzi a palazzo Chigi, insieme all’ipotesi di un esecutivo istituzionale guidato da Grasso. In una nota diffusa dal Colle, Mattarella ha sottolineato l'importanza di rispettare alcuni importanti appuntamenti: "Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all'altezza dei problemi del momento".

 

 

In proposito, c'è già un precedente: l’8 dicembre 2012 Mario Monti annunciò le sue dimissioni irrevocabili, ma le formalizzò solo il 21 dello stesso mese per portare a termine la legge finanziaria. Se Renzi percorresse questa strada - accogliendo un richiamo alla stabilità da parte del capo dello stato, come ha fatto intendere il ministro Maria Elena Boschi lunedì mattina - i tempi per la manovra sarebbero assai rapidi e Mattarella potrebbe svolgere le consultazioni per la formazione del nuovo governo prima di Natale. Questa ipotesi, al momento, raccoglie anche il sostegno di gran parte del Pd.

 

Se invece Renzi non intendesse restare un minuto di più a Palazzo Chigi, le consultazioni potrebbero cominciare già nelle ore successive alle dimissioni, anche martedì mattina. E si potrebbe così avere un nuovo governo in pochi giorni, con al primo punto del programma il completamento dell'iter della legge di Bilancio.

 

Nel faccia a faccia tra il premier dimissionario e il presidente della Repubblica si sarebbe cominciato a fare una prima valutazione dei possibili scenari, con le diverse ricadute, ma non sarebbe stata assunta nessuna decisione. Molto probabilmente, per chiarire definitivamente il percorso da seguire nei prossimi giorni, si dovrà attendere anche l'esito della riunione della direzione del Pd. Convocata in un primo momento martedì per analizzare l'esito del voto referendario, fonti parlamentari dell’esecutivo riferiscono che la riunione della direzione "difficilmente ci sarà domani”, ipotizzando che potrebbe tenersi venerdì anche se non c'è alcuna ufficialità sulla data.