La Camera dei deputati

Emendamenti alla legge di Bilancio: i governatori potranno diventare commissari per la Sanità

Redazione

Approvato anche l'allargamento dell'"opzione donna", il meccanismo che consente alle lavoratrici di andare in pensione prima dei requisiti-Fornero. Bocciate le proposte sulla creazione di un Registro unico e affitto con cedolare secca per Airbnb 

L'emendamento alla legge di Bilancio del 2017 è stato approvato dalla commissione Bilancio della Camera. Il voto, preceduto da quasi un'ora di polemiche e scambi di accuse tra le opposizioni e la maggioranza, ha visto 18 sì, 12 no e un astenuto, Bruno Tabacci.

 
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca potrà diventare commissario della Sanità ma sarà soggetto a verifiche ogni sei mesi. E' questo il contenuto del testo riformulato dell'emendamento alla manovra presentato in commissione Bilancio alla Camera, accantonato martedì in seguito alle polemiche che aveva suscitato.

Il voto ha suscitato polemiche tra le opposizioni, soprattutto tra i grillini: "Abbiamo chiesto il voto nominale visto che la procura ha già aperto un fascicolo su De Luca; ci è stato negato - hanno detto i deputati Laura Castelli e Giorgio Sorian - leggendo una circolare della presidente della Camera Laura Boldrini, che specifica che in caso di dubbio serve il voto nominale. Abbiamo votato e il voto è dubbio e ci appelliamo alla circolare di Boldrini". "I parlamentari della Commissione sono 46, escludendo il presidente - mentre nel conteggio sono stati solo 31 a votare - ha sottolineato Sorian - Immaginiamo che i deputati della maggioranza non hanno avuto il coraggio di dichiarare la loro contrarietà alla norma né tanto meno il coraggio di alzare la mano per essere conteggiati nel voto".

 

La formula è quella di consentire al presidente della Regione di diventare commissario della propria sanità regionale ma a patto che ogni sei mesi si verifichi che il suo operato sia conforme ai piani di rientro e che la performance sui livelli essenziali di assistenza sia positiva.

 

Nell'ambito della discussione sulla legge di Bilancio per il 2017 si allargano beneficiari della cosiddetta "Opzione donna", il meccanismo che consente alle lavoratrici di andare in pensione prima dei requisiti-Fornero, ma con un assegno conteggiato interamente attraverso il sistema contributivo. Sono oltre quattromila le lavoratrici che potrebbero usufruire dell'estensione prevista dall'emendamento. "Siamo riusciti ad inserire questa misura nella legge di bilancio, prima non c'era, ed abbiamo portato a casa un nuovo risultato, con l'inclusione delle donne che compiono 57 anni (58 se lavoratrici autonome) nell'ultimo trimestre 2015, avendo 35 anni di contributi", ha spiegato il presidente della commissione Lavoro, Cesare Damiano. "E' una misura - ha aggiunto - che abbiamo voluto con forza e che il governo ha recepito. Rimane il testo della legge di stabilità precedente che comprende il monitoraggio, a cui l'emendamento si aggiunge. E' previsto un nuovo stanziamento di 257 milioni fino al 2022".

 

Durante i lavori, sono stati bocciati invece gli 'emendamenti Airbnb', tre proposte identiche che regolavano il settore delle locazioni brevi con la costituzione di un Registro unico nazionale e assoggettavano automaticamente il canone di affitto alla cedolare secca del 21 per cento.