Marco Pannella (foto LaPresse)

Pannella ha dato all'Italia ciò che i politici cattolici storicamente negano

Antonio Gurrado
Nel cattolicesimo è centrale il corpo ma loro non lo usano; per timore fingono che non ci sia mentre Pannella lo torchiava, lo esibiva, lo spogliava, lo sublimava fino al bere la propria urina.

Perché mia madre, che è cattolica e non ha mai votato radicale, mi ha mandato un messaggio apposta per avvertirmi della morte di Pannella e ricordarmi di dire una preghiera per lui? Le madri vedono un figlio in ogni uomo e si regolano di conseguenza; io però, che abbisogno di motivazioni razionali, ci ho rimuginato tutto il giorno concludendo che Pannella ha dato all'Italia ciò che i politici cattolici di professione storicamente negano. Nel cattolicesimo è centrale il corpo ma loro non lo usano; per timore fingono che non ci sia mentre Pannella lo torchiava, lo esibiva, lo spogliava, lo sublimava fino al bere la propria urina. Nel cattolicesimo conta il Vangelo e nessuno di loro si aggrappa ai versetti con la stessa veemenza con cui Pannella citava Matteo 5, 6 sulla giustizia e Matteo 6, 16 sui digiuni; preferiscono invece fumosi sermoni su impalpabili principii repubblicani.

 

Per essere buoni cattolici non si deve avere paura di risultare anticlericali; loro invece sono preteschi, quindi Pannella restava titanicamente solo nella demolizione dell'ipocrisia. Pannella amava la sesta opera di misericordia corporale e trascorreva ogni Natale con chi non poteva uscire di galera; quest'anno i carcerati sono andati a passare Pasqua con Pannella che non poteva uscire di casa, dimostrando ai cattolici che il bene fatto torna sempre indietro e che per dare un senso alla fede servono le opere. Gli obiettivi di Pannella erano diametralmente opposti ai nostri ma il suo metodo serviva a ricordare ai cattolici che, nell'Apocalisse, Dio promette di vomitare i tiepidi prima di mettersi a distinguere il freddo dal caldo.