Raffaele Fitto (foto Lapresse)

Intervista con il ribelle

Mr Fitto, I presume. Idee, timori e alleati di un aspirante Cameron

Redazione
Oggi Raffaele Fitto presenta a Montecitorio il suo partito, che si chiama “Conservatori e riformisti”: un gruppo parlamentare al Senato, uno in via di costituzione alla Camera. Il nuovo movimento potrebbe avere come simbolo quello dei Tory inglesi.

Oggi Raffaele Fitto presenta a Montecitorio il suo partito, che si chiama “Conservatori e riformisti”: un gruppo parlamentare al Senato, uno in via di costituzione alla Camera. Il nuovo movimento potrebbe avere come simbolo quello dei Tory inglesi, Fitto ha chiesto il permesso di usarlo, e dice: “Provengo da una tradizione democratico-cristiana ma un vero centrodestra oggi non può più stare nel Ppe di Angela Merkel. Il popolarismo europeo ha cambiato volto, non è più quello di Kohl. La crescita, la libertà, è nel movimento conservatore guidato da David Cameron. La sua Inghilterra, in cinque anni, ha creato più posti di lavoro di quanti non ne abbiano creati tutte le nazioni europee messe insieme”. Partito conservatore italiano. “In Italia il centrodestra deve ripartire, ed è necessario che ci sia un luogo politico, aperto, con regole democratiche e contendibile, da cui poter ricominciare”.

 

E con Silvio Berlusconi come la mettete? “Niente di personale, ma la sua è un’esperienza politica finita. Non ha avuto la generosità d’immaginare un suo passo indietro ordinato. E adesso Forza Italia non soltanto è in crisi di consensi, ma vive avvolta nelle contraddizioni. Un esempio? Urlano contro la Merkel, ma sono nel Ppe di cui la Merkel è il leader. Dovrebbero essere i liberali d’Italia, ma invece di stringersi introno agli Stati Uniti e a Israele stanno con Putin. E’ tutto fuori controllo. Adesso bisogna ricostruire. Con pazienza, aprendo il più possibile le porte e tenendo presente come punto centrale la totale alternatività al Pd e a Renzi”. Con Flavio Tosi, Corrado Passera… “C’è un percorso da costruire con tutti quelli che ci stanno”. Salvini? “Sta facendo crescere la Lega, in condizioni molto facili visto lo sfascio europeo. Ma sta con Le Pen, con la Russia, persino con la Corea del nord”. E Diego Della Valle? “Dice cose intelligenti. Ma mi pare d’aver capito che non ha intenzione di scendere in campo”. 

 

[**Video_box_2**]Tempo fa, Fitto parlava molto con Angelino Alfano. Ma adesso dice che “c’è una contraddizione anche lì. Come fanno a dire di essere alternativi a Renzi, se poi con Renzi stanno al governo? Spero che questa contraddizione si sciolga prima o poi. Ma il problema del centrodestra non è mettere insieme pezzi di ceto politico, o assemblare alla meno peggio i cocci rotti del vecchio Pdl. Bisogna ricostruire intorno a un’idea chiara”. E qual è? “Occidente in politica estera, libertà in politica economica: meno stato, meno spesa pubblica, meno tasse”. E meno Germania. “Ma senza urlare. Chi urla poi finisce, come qualche mio ex collega di partito, nel paradosso di tifare per Tsipras”. E chissà se si riferisce a Renato Brunetta. “In Italia ci sono dei ceti sociali rimasti senza rappresentanza, e mi riferisco alle partite Iva, agli artigiani, ai lavoratori autonomi, ai piccoli imprenditori. Questi erano la costituency del centrodestra con il quale Berlusconi vinse le elezioni nel 1994”. Non li rappresenta Renzi, oggi? “Li ha illusi. L’Italia ha bisogno di uno choc fiscale: via la Tasi, taglio dell’Irap e revisione del sistema Iva. Noi queste cose le abbiamo fatte diventare emendamenti, tutti respinti per ragioni politiche dal governo. Renzi adesso rischia di autorottamarsi. Ha fatto germogliare tante speranze, ma le disattende: in politica interna ha poco coraggio, sfida il sindacato sulla scuola, ma poi non riesce a essere coerente. E in Europa fa il comprimario. Di fatto sta galleggiando, come dimostra il tentativo di rimpannucciare la sua maggioranza in Senato ricorrendo all’aiuto di Denis Verdini”. (sm)

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