L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (foto LaPresse)

Cosa pensa Napolitano dell'Europa sfilacciata

Claudio Cerasa
Al direttore - Lunga vita per i suoi novant’anni a un grande galantuomo italiano: Napolitano presidente Emerito legatissimo all’indistruttibile fascino della sua splendida città natale, quell’amata amatissima Napoli che oggi non c’è più.

Al direttore - Lunga vita per i suoi novant’anni a un grande galantuomo italiano: Napolitano presidente Emerito legatissimo all’indistruttibile fascino della sua splendida città natale, quell’amata amatissima Napoli che oggi non c’è più.
Vincenzo Novelli

 

“Manca oggi la vista lunga in troppi leader europei, per insufficiente consapevolezza del declino che minaccia l’Europa. I padri fondatori e costruttori dell’Europa comunitaria non erano solo impregnati di sentimento tragico della storia, erano portatori di un’audace e realistica visione del futuro. E questa può darla oggi, ovvero nei prossimi anni, solo una politica che si faccia finalmente europea. Mentre finora in un continente così interconnesso come il nostro, la politica è rimasta nazionale, con i suoi fatali limiti e con le sue diffuse degenerazioni”. (Napolitano, Strasburgo, 4 febbraio 2014. I nostri auguri).

Di più su questi argomenti:
  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.