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Occhio al populismo penale

Claudio Cerasa
Decreto o non decreto, mi sembra che il ddl severo del governo su questo tema abbia, come capita spesso con Renzi, una doppia chiave di lettura.

Al direttore - Aumenta il numero delle persone investite e ammazzate da auto in corsa, spesso guidate da giovani, ubriachi, drogati o stranieri senza patente, che poi scappano senza nemmeno soccorrere. Quando va loro male, se la cavano con pochi giorni di carcere, per lo più ai domiciliari, salvo poi continuare a fare la stessa cosa, perché attualmente non vi è reato di omicidio stradale pur essendo favorevole il ministro competente. I cittadini si chiedono il perché non viene emanato – tra i tanti – un apposito decreto legge per rendere reato penale gli omicidi stradali.
Mario De Florio

 

Decreto o non decreto, mi sembra che il ddl severo del governo su questo tema abbia, come capita spesso con Renzi, una doppia chiave di lettura. Un reato come l’omicidio stradale è quanto di più possibile odioso ma se l’obiettivo è diminuire la percentuale di omicidi stradali l’introduzione di nuove fattispecie penali rischia di essere solo una trovata populistica. Per l’omicidio stradale come per qualsiasi altro reato, grave o meno grave, ciò che conterebbe davvero non è il populismo penale ma è la certezza delle pene e delle sanzioni già esistenti. Lo ha detto tempo fa anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando: “Una legislazione animata da populismo penale può produrre contraccolpi pesanti sulla sicurezza del paese”. Forse, su questo punto, servirebbe un supplemento di riflessione.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.