(Lapresse)

Piccola posta

Confondere la pistola con il taser è come confondere il bianco col nero

Adriano Sofri

Daunte Wright, 20 anni, ucciso a pochi chilometri dal luogo dove si celebra il processo per l'omicidio di George Floyd. La poliziotta che gli ha sparato, bianca, 26 anni di esperienza, avrebbe scambiato la pistola di ordinanza con quella stordente

La cronaca (smetteremo anche di chiamarla nera?) presenta inverosimiglianze che fanno impallidire i romanzacci più spericolati. Domenica a Minneapolis, a una quindicina di chilometri (un tiro di schioppo, se il nome schioppo non suscitasse un sentimento di tenerezza nell’America delle armi d’assalto) dal tribunale in cui si celebra il processo a Derek Chauvin per l’omicidio di George Floyd, un’agente di polizia, Kimberly A. Potter, bianca, 48 anni, 26 anni di apprezzata anzianità di servizio, ha sparato e ucciso con un solo colpo di pistola Daunte Wright, nero, 20 anni. Smilzo, un aspetto di adolescente.

  

 

Avrete letto: il ragazzo era in auto, era stato fermato per un’infrazione, poi gli agenti avevano verificato che c’era contro di lui un ordine d’arresto per aver mancato un’udienza per il possesso irregolare di un’arma. Wright si era sottratto all’ammanettamento rimontando in macchina e cercando di fuggire. L’agente Potter ha fatto fuoco e l’ha colpito in pieno petto. Quando l’auto si è fermata, dopo aver sbandato e urtato un’altra macchina, il ragazzo era cadavere. Potter ha detto di aver confuso il taser, la pistola elettrica che stordisce, con la vera pistola, e la registrazione della scena conferma l’errore, o mostra un talento di simulatrice. Il video della bodycam è in rete: a me sembra che l’esclamazione, “Holy shit, I shot him”, arrivi in ritardo, ma diffido della mia visione.

 

 

Le cronache hanno spiegato che pistola e taser sono molto diversi per forma, peso, colore e meccanismi di sicura. Vanno portati sui lati opposti del corpo, eccetera. E hanno informato di altri analoghi “errori” micidiali. Uno, il più famoso, avvenne a Oakland, California, a Capodanno del 2009. Un agente bianco sparò a Oscar Grant III, un uomo di colore disarmato, che giaceva a terra con la faccia in giù. L’agente disse che aveva confuso la pistola con il taser. Scontò undici mesi. Uno zio di Oscar Grant ha twittato: “Daunte Wright è un altro Oscar Grant. Sappiamo esattamente come andrà a finire”. 

 

 

Non sono riuscito a ricostruire se negli altri “errori” ci fosse mai stata una vittima bianca. Un articolo del New York Times si intitolava ieri: “Come può un agente scambiare la pistola col taser?”. Ho letto i commenti. Uno diceva: “Come scambiare una pistola con un taser? Mettiamo che tu sia un poliziotto bianco che cerca di arrestare un sospetto nero in America, ecco come fai a scambiare una pistola per un taser. Incidenti simili semplicemente non accadono nel resto del mondo”.