(foto Wikimedia Commons)

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Una breve voce biografica su Leyla Güven

L'ex deputata curda dell'Hdp ieri è stata condannata a 22 anni e 3 mesi di galera per “appartenenza a un gruppo terrorista” e “propagazione di propaganda terrorista"

Compilo una sobria voce biografica su Leyla Güven, curda in Turchia. Leyla Güven è stata sindaca di due città, poi deputata nazionale per l’Hdp, il Partito democratico dei popoli, ha 56 anni, già detenuta per anni, è stata reincarcerata a giugno, privata dell’immunità parlamentare, condannata ieri da un tribunale di Diyarbakir a 22 anni e 3 mesi di galera per “appartenenza a un gruppo terrorista” e “propagazione di propaganda terrorista” (il gruppo sarebbe il Pkk, il Partito dei lavoratori curdo). Due anni fa aveva promosso uno sciopero della fame di 200 giorni con il fine di interrompere l’annoso isolamento di Abdullah Ocalan, e permettergli di incontrare i suoi famigliari e i suoi avvocati. Al digiuno si unirono centinaia di detenuti politici.

 

Simili scioperi della fame, che sono diventati un segno distintivo della giustizia turca e hanno più volte portato alla morte dei loro autori, sono condotti nutrendosi di acqua e sale, acqua e zucchero e vitamina B. Güven era già allora in prigione, condannata per aver definito “invasione” l’invasione turca (macabramente chiamata Operazione Ramo d’Ulivo) in Siria contro le Forze democratiche siriane, sigla della coalizione guidata dai curdi siriani. Una voce meno sommaria, ma non aggiornata, su Leyla Güven scritta da Cristina Cammelli si trova in rete nell’Enciclopedia delle Donne.

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