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Piccola Posta

Oh, Nevada. C'è vita oltre Las Vegas

Adriano Sofri

Si va a Las Vegas per giocare e sposarsi, a Reno per divorziare e quasi dappertutto a improvvisare l’amore. Ma in Nevada c'è molto di più: fiumiciattoli, deserti e pena di morte nello stato conteso fra Biden e Trump

Per ingannare l’attesa, ho letto cose sul Nevada. Era diventato decisivo per l’elezione del presidente degli Stati Uniti, e l’affare aveva preso alla sprovvista i nevadesi stessi, i quali avevano cercato di mostrarsi all’altezza delle attenzioni del mondo, annunciando al mondo che avrebbero fatto in modo di comunicare il risultato prima del previsto. Però la sera di mercoledì gli scrutatori non ce la facevano più e hanno sigillato tutto e sono andati a dormire.

 

Francamente non sapevo niente del Nevada, se non che si va a Las Vegas a giocare e a sposarsi e a Reno per divorziare e quasi dappertutto a improvvisare l’amore, Reno si chiamò così in onore del generale Jesse L. Reno, un valoroso che fu ferito nella Guerra civile nel settembre 1862, fu trasportato al campo del generale Samuel D. Sturgis, gli disse: “Hallo, Sam, io sono morto”, e morì. I suoi antenati erano venuti dalla Francia alla fine del XVIII secolo, quando si chiamavano ancora Renault. In Nevada si estrae molto oro e argento, attività che è legata al gioco d’azzardo: tu vai a caccia dell’oro, scavi, setacci, lo trovi, vieni in città, ti sposi, te lo giochi tutto, perdi, divorzi e torni sulla Sierra.

 

Il Nevada diventò stato nel 1861, come l’Italia, quando non aveva nemmeno 40 mila abitanti. Prima era stato il territorio dei Paiute e degli Shoshoni (Neme taikwappe, Sosoni’ taikwappe) il Popolo del serpente, che parlavano una lingua numica, un ramo della famiglia Uto-azteca. Il fiume maggiore, dopo essere stato chiamato dal suo esploratore ottocentesco, capo di una banda di intrappolatori di pellicce, “fiume sconosciuto”, venne ribattezzato Humboldt, in onore del grande naturalista tedesco Alexander von Humboldt. Naturalmente il fiume era ignoto ai bianchi ma notissimo ai nativi, ma ho cercato invano il nome con cui lo chiamavano loro.

 

Dice un illustre repertorio: “It is certain that area Indians called it something but that name is lost in the past”. Certamente gli indiani del posto lo chiamavano in qualche modo ma il nome è andato perduto in passato. Mark Twain scrisse che le persone si sentono deluse stando sulle rive dell’Humboldt. “È solo un ruscello malaticcio rispetto ai fiumi a est”. Aggiunse che “uno degli esercizi più piacevoli e più rinvigorenti che si possano escogitare è correre e saltare attraverso il fiume Humboldt finché non si è surriscaldato, e poi berlo asciutto”.

 

Il deserto del Nevada è stato il sito principale dei test nucleari all’aria aperta e sotterranei, e di altri armamenti. Il Nevada è lo stato più arido degli Usa. La montagna più alta raggiunge i 4.005 metri. Tra i film girati in Nevada c’è “Godzilla” e un “Indiana Jones”, La capitale si chiama Carson City, in onore di Kit Carson. E’ in vigore la pena di morte, che non viene eseguita dall’aprile del 2006. Attualmente sono 82 le persone detenute nel braccio della morte. La loro attesa può durare anni e anche decenni. Questo pensiero ha messo a cuccia la mia ansia di conoscere il risultato elettorale del Nevada, e anche il passatempo della ricerca scolastica.

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