Il filosofo Emanuele Severino (foto LaPresse)

Emanuele Severino, la trasmissione e la vita

Adriano Sofri

Dopo tanti anni il filosofo torna sui suoi argomenti, ma è il bello

Lettore inadeguatissimo di Emanuele Severino filosofo, sono seguace del Severino intervistato. Nella notte fra lunedì e martedì l’ho trovato intervistato in tv da Marzullo, ho visto poi che era una replica. Dopo tanti anni, tante interviste, perfino un’autobiografia, si capisce che Severino torni sui suoi argomenti, ma è il bello: si apprezzano le variazioni. Per esempio sul re e il mendicante. Il mendicante, dice, origlia alla porta del re e ascoltando Mozart diventa un po’ re anche lui, e il re non può temere la morte, sta di fronte all’eternità. (Penso che non sia solo perché siamo insieme re e mendicante che temiamo un po’ la morte. Anche il re, sotto il suo Mozart, sente un raspare, un lagnarsi alla sua porta, e indovina il mendicante e la sua paura della morte e la sua diffidenza per l’eternità, e, se non altro per invidia, ha un po’ paura della morte anche lui, anche da re). Ho preso appunti solo verso il fondo, peccato, perché una freschezza è eccitata dalle domande di Marzullo, del tutto imperturbato dalle risposte, com’è giusto. Lei è birichino, dice Severino a Marzullo. Lei ha pianto? Ah sì, ho pianto, quando sono morti i miei, mia moglie Esterina, il mio grande amico Boni – il leggendario sindaco di Brescia. Guarda le partite di calcio? Non sono un tifoso, mi appassionano i Mondiali. E la scherma, sa perché? mio padre era maestro di scherma e fece vincere la sua squadra militare prima della Prima Guerra. Fu l’unico sport in cui seppi fare qualcosa, fino a qualche tempo fa avrei potuto sbudellare qualcuno. La vita come va presa, a baci o a schiaffi? Avermi dato mia moglie è stato un grande bacio, avermela tolta un grande schiaffo. Un’ultima domanda: che cos’è l’amore. Ah, l’amore è pur sempre una forma di volontà e però lascia sempre in una insoddisfazione: dunque chiudere una trasmissione con questa frase lascia un po’ di amaro in bocca. Incontrovertibile, dice – aspettavo che lo dicesse. Ultima domanda davvero: è finita quando è finita? Severino: la trasmissione o la vita?

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