L'ingresso della Risiera di San Sabba a Trieste (foto tratta da Wikipedia)

Dietro ogni nome si nasconde una storia

Adriano Sofri

La scoperta del libro “Trieste” di Daša Drndić, i circa 9 mila nomi di ebrei deportati dall’Italia, o uccisi in Italia e nei paesi che l’Italia ha occupato fra il 1943 e il 1945 e le loro storie

Voglio lodare un gran libro e insieme deplorare me che me ne sono accorto così in ritardo, e solo grazie a un passaggio triestino. Il libro si intitola infatti “Trieste”, nella traduzione di Ljiljana Avirovic per Bompiani 2015; il titolo originale era “Sonnenschein” (2007). Forse per la versione italiana il titolo “Gorizia” sarebbe stato meno cattivante ma più pertinente. L’autrice è Daša Drndić, era nata a Zagabria nel 1946, è morta a Rijeka, Fiume, nel 2018. Raramente ho tanto rimpianto di non aver conosciuto una persona mia contemporanea. Il libro si presenta come “un romanzo documentario”: formule tali vengono impiegate in genere per dire “che cosa non è”, non è un libro di storia, non è un romanzo. È un romanzo, è un libro di storia (illustrato, inoltre) ed è anche, tascabile, un monumento. Mi ha indotto dapprima a comprarlo, ignorante com’ero, la cinquantina di pagine in corpo piccolo (su 444) che in mezzo al volume riportano l’elenco alfabetico di circa 9 mila nomi di ebrei deportati dall’Italia, o uccisi in Italia e nei paesi che l’Italia ha occupato fra il 1943 e il 1945. Da questo elenco in particolare Drndić trae la dichiarazione che presiede alla sua scrittura: “Dietro ogni nome si nasconde una storia”. Metterò il libro accanto a quelli di Liliana Picciotto, e guarderò se qualcuno abbia pubblicato in mezzo a un suo romanzo i nomi degli annegati nel mare nostro – nostro – e sia risalito alle storie, come le signore mediche legali che rimettono insieme i pezzi. Giovedì a Padova dal palco di Libera si sono letti i nomi dei morti innocenti di mafia, 1.011 nomi, compresi i lavoratori stranieri uccisi dal caporalato. Venerdì si è aggiunto un nome, Sylla Naumè, 32 anni, senegalese, morto di un rogo nella nuovissima tendopoli. Dietro ogni nome si nasconde una storia. Spesso si nasconde molto bene.

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