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Il detenuto che ha ingoiato 4 telefoni cellulari

Adriano Sofri

Scoperto dal rilevatore di componenti elettronici, l'uomo è finito in isolamento, finché ha espulso i telefonini

Ieri un pezzo sulla Stampa di Rino Giacalone da Trapani riferiva con una mirabile naturalezza, specialmente per me che ho un annoso corpo a corpo col mio esofago, di un cinquantenne detenuto nel carcere locale rientrato da un permesso premio dopo aver ingoiato 4 telefoni cellulari. Scoperto dal rilevatore di componenti elettronici, il portatore di questa singolare gravidanza per terzi, e quarti, “è stato posto in isolamento, finché ha espulso i quattro telefonini”. Il rilevatore si chiama, apprendo dalla cronaca, Manta Ray, che è il nome della manta, magnifica razza, contiene anche il raggio, e comunque ricorda il panta rei, abbastanza pertinente. Il detenuto titolare dell’impresa, in entrata e uscita, è argentino e ha comprato i telefonini (il diminutivo qui ha il suo peso) dai cinesi. Tutto scorre.

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