Una veduta delle Dolomiti, dove secondo Reinhold Messner lo scioglimento dei ghiacci è senza precedenti (foto LaPresse)

La strana percezione delle margherite e del nespolo in fiore a dicembre

Adriano Sofri

Origine antropica o meno, è bene che si parli dei cambiamenti climatici

Caro Piero V., non ricordo bene se tu sia scettico sul cambiamento del clima, nel senso del riscaldamento, o solo sull’influenza umana sul cambiamento. La questione è un caso, ormai raro, di coincidenza piena fra la convinzione degli studiosi – almeno la gran maggioranza fra loro – e la percezione delle persone comuni, come me, benché le persone comuni mediamente non ne traggano le conclusioni. Quest’anno ho trascorso molto tempo sulle Dolomiti, vicino alle valli in cui il vento ha spazzato via boschi memorabili. Una persona seria come Reinhold Messner, che vi è di casa, ha detto di non aver mai visto niente del genere se non negli esotici luoghi estremi delle sue imprese. L’altra sera c’era uno speciale del tg di Sky sul tema, aveva belle immagini antartiche e per il resto sembrava un po’ improvvisato: ma aveva interlocutori competenti ed era, se non sbaglio – non guardo molta tv – una preziosa occasione per sentir parlare della conferenza mondiale sul clima, COP 24, a Katowice, in Polonia. La sera prima avevo visto un interessante documentario di Pio D’Emilia sulla “Ferrovia della seta”, dalla Cina a Duisburg, che a modo suo aveva a che fare col tema del clima – come tutto, ormai. A Katowice si discute delle due ipotesi, quella del contenimento del riscaldamento a 2 gradi o a un grado e mezzo. Più o meno come per lo sforamento del Pil, salvo che un decimo di grado di temperatura in più o in meno ha effetti incomparabilmente maggiori che i famosi “decimali” sui quali si intrattengono i nostri allegri governanti. Ieri pomeriggio sono uscito da casa, il prato era costellato di margheritine e anche il nespolo aveva deciso di fiorire. Si può capire: c’erano 12 gradi, e casa mia è una mezza altezza, almeno un grado più freddo che di sotto. Il meteo intanto annunciava “per le prossime ore” un calo medio brusco delle temperature italiane “di 10 gradi”. Avrà esagerato, e del resto basterà coprirsi un po’ di più, noi che abbiamo un guardaroba adeguato. Resta la percezione delle margherite e del nespolo.

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