Partito Democratico, Festa nazionale dell'Unità 2018 a Ravenna (foto LaPresse)

Che senso ha litigare fra chi mira a un accordo del Pd con il M5s e chi lo esclude?

Adriano Sofri

Si può dubitare sui tempi, ma non sul fatto che fra i 5 stelle e la Lega si arriverà a una rottura o a una fusione

Sento dire che la sinistra di professione, nel Pd e fuori, si dividerebbe per lo più fra chi mira a un accordo coi 5 stelle e chi lo esclude. Ora, si può dubitare sui tempi, ma non sul fatto che fra i 5 stelle e la Lega si arriverà a una rottura o a una fusione, un’effusione – probabilmente quando la Lega, sotto questo o altro nome, avrà ingerito una buona parte di elettorato e anche di notabilato dei 5 stelle – e sull’altro fatto che i 5 stelle a loro volta, notabili ed elettori, arriveranno a rompersi fra una congerie maggioritaria reazionaria e una minore più renitente. Stando così le cose, che senso ha litigare fra chi mira a un accordo coi 5 stelle e chi lo esclude?

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