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Il Dado Gabriele

Adriano Sofri

I ricordi dei bambini della Quinta B delle Scuole Longhena

Ricordi dei bambini della Quinta B, Scuole Longhena, 1991, al funerale del “Dado Gabriele”.

  

“Era sempre sorridente e solare, disponibile a scherzare, giocare e ridere con noi. E’ l’unico bidello che ho avuto nella vita di cui mi ricordi”. (Claudia)

“Il sorriso sempre, i baffi e l’orecchino”. (Manuel)

“Quando la maestra ci sgridava (urlando) il dado bussava, come per magia… qualcuno (chissà chi?) voleva la maestra al telefono e lui restava in classe con noi e ci suonava il violino per farci rilassare”. (Leni)

“Ci faceva fare quelle capriole super!!! Che ci prendeva le mani da sotto le gambe e ci faceva roteare in aria!” (Niccolò)

“Era l’unico adulto che conoscevo con l’orecchino!” (Spiros)

“Quell’indovinello… come avrà fatto il barcarolo a portare dall’altra parte del fiume capra, lupo e cavolo?” (Leni)

“Il violino e le capriole! Questo mi ricordo del dado dagli occhi dolci!” (Alice)

“Il dado Gabriele aveva un cuore grande, buono e dolce come i suoi occhi. Mancherà tanto la musica e la poesia che portava con sé…”. (Malì)

“Il violino in classe. Sempre sorridente e dolce con tutti noi. Credevamo che fosse per questo che si chiamava il dado dagli occhi dolci…”. (Laura)

“Il dado delle Longhena? Certo che me lo ricordo! Eravate tutti così affezionati a lui…” (Genitori)

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