Foto LaPresse

Una terribile e bellissima giornata in Congo

Adriano Sofri

Lì dove si cerca di salvare bambini malnutriti che hanno sette anni e ne mostrano due

Sono nella Repubblica democratica del Congo, nella provincia più martoriata e bellissima, il Kivu. Ieri abbiamo visitato con l’Unicef un ospedale di villaggio che si ingegna di fabbricare la clorina per depurare l’acqua, pieno di madri e bambini e madri bambine, e scuole di villaggio di bambine e bambini, innumerevoli, le cui famiglie si ingegnano di procurar loro l’abbigliamento da scolari, e la pediatria di un ospedale di Goma in cui si cerca di salvare bambini malnutriti che hanno sette anni e ne mostrano due. Abbiamo assistito a una partita di calcio a piedi scalzi di adolescenti reduci dal reclutamento forzato nelle bande armate e chiacchierato con loro su che cosa vorranno fare da grandi – il meccanico, il parrucchiere, lo stilista. Abbiamo visitato un centro in cui ragazze e ragazzi che non hanno più famiglia e hanno subito abusi preparano un travolgente spettacolo di musica, danza e difesa fisica. Gran giornata, terribile e bellissima. Di sera eravamo a cena e un telegiornale locale in francese si diffondeva a lungo sulla drammatica crisi italiana.

Di più su questi argomenti: