Trump nella trappola dell'Alabama

Adriano Sofri

Un magnifico gioco di parole

Ieri mi è venuta voglia di Alabama. Un minuto dopo ho tirato le somme: non ne so quasi niente. Quel poco che ne so è sovrastato dai versi (e musica): Oh moon of Alabama, we now must say goodbye, eccetera. Per consolazione, trovo che anche Brecht (e con lui Weill) non sapeva niente dell’Alabama, e probabilmente la scelse nella Germania del 1927 perché si adattava alla sua metrica e suonava bene. E a quanto pare anche quando riparò negli Stati Uniti non andò mai in Alabama. La città di Mahagonny non esiste, e però la sua definizione di “Netzestadt”, città-rete o città-trappola, sembra un magnifico gioco di parole ora che nella rete è finito Trump.

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