L'attualità di Gramsci

Adriano Sofri

Ascoltare in radio il ricordo di Antonio Gramsci e poi del carcere oggi, prima di andare a dormire 

Quello che conta è il montaggio, la composizione, l’impaginazione: il raccordo fra una cosa e un’altra cosa. Ho ascoltato a Radio radicale la cerimonia in memoria degli 80 anni dalla morte di Antonio Gramsci, tenuta a Montecitorio insieme a una mostra sui Quaderni del carcere. Gramsci è stato ricordato da Laura Boldrini, da Giorgio Napolitano, da Silvio Pons e dalle letture di Mia Benedetta. Gli oratori hanno naturalmente sottolineato l’attualità di Gramsci. Appena finito l’incontro – che ascoltavo in replica, erano le 5,17 di mattina, quasi ora di mettersi a dormire – è partita la sigla di Radio carcere, quel clangore di ferri battuti, chiavi e serrature che sono rimaste com’erano dal tempo di Gramsci a oggi. Ho ascoltato una descrizione del carcere femminile di Pozzuoli, poi la rubrica delle lettere dal carcere. Poi era davvero ora di mettersi a dormire.

Di più su questi argomenti: